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DNHC un nuovo principio per la coesione territoriale

Un progetto di parere discusso nella riunione della commissione Politica di coesione territoriale e bilancio dell’UE tenutasi lo scorso 24 aprile dal Comitato Europeo delle Regioni per introdurre un principio trasversale che contribuisce alla coesione come obiettivo e valore globale dell’UE.

La genesi è nella Comunicazione che approvava l’ottava relazione sulla coesione: la coesione in Europa in vista del 2050. Una relazione che ha illustrato i principali cambiamenti a livello di disparità territoriali nel corso del decennio passato e il modo in cui le politiche hanno influenzato tali disparità e che propone una riflessione su come la politica di coesione dovrebbe evolversi per rispondere alle sfide poste dalla transizione verde e digitale e in particolare su come garantire che approcci basati sul territorio, multilivello e guidati da partenariati, continuino a migliorare la coesione, sfruttando le sinergie e integrando gli obiettivi di coesione all’interno di altri strumenti e politiche. La relazione precisa anche che “nessuna azione dovrebbe ostacolare il processo di convergenza o contribuire alle disparità regionali“.

Ed ecco appunto che prende forma il principio trasversale Do not harm cohesion

Il Comitato delle Regioni, nell’accogliere la proposta ha sottolineato  l’importanza della coesione quale valore fondamentale dell’Unione europea e obiettivo trasversale che il Comitato europeo delle regioni condivide pienamente. E’ emerso tuttavia come le recenti crisi hanno arrestato il processo di convergenza e hanno colpito in particolare i cittadini più vulnerabili, e per questo, al fine di evitare che possano essere compromessi gli obiettivi della politica di coesione, il principio Do not harm cohesion potrebbe essere applicato, in una sua accezione più ampia,  a tutte le politiche europee con un impatto territoriale e le politiche nazionali pertinenti, e che esso includa l’obbligo di rispettare i principi di coesione, ossia il partenariato e la governance multilivello.

Integrare il principio Do not harm cohesion e quindi la coesione territoriale come obiettivo in tutte le politiche dell’UE è una sfida ambiziosa e si attende di capire come questa nuova “regola” troverà applicazione nell’attuazione di ogni iniziativa proposta e finanziata dalle politiche dell’Unione.

COSA SIGNIFICA

Governance multilivello

 Il libro Bianco del Comitato delle Regioni  intende per governance multilivello un’azione coordinata dell’Unione, degli Stati membri e degli enti regionali e locali fondata sul partenariato e volta a definire e attuare le politiche dell’UE. Tale modalità di governance implica la responsabilità condivisa dei diversi livelli di potere interessati, e si basa su tutte le fonti della legittimità democratica e sulla rappresentatività dei diversi attori coinvolti

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