Tra gli 11 obiettivi tematici del FESR 2014-2020, l’ambiente lo ritroviamo in maniera esplicita nel:
- Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori
- Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi
- Tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse
L’Europa più verde quindi passa attraverso programmi di intervento di varia natura, ma per tutti è facile cogliere il collegamento diretto con l’ambizione di migliorare la qualità della vita degli italiani preservando e tutelando il contesto territoriale e le sue risorse. Infatti, direttamente collegata alla qualità della vita è la transizione energetica e la riduzione dalle emissioni di carbonio come anche il tema della sicurezza legati alla riduzione dei rischi ambientali.
Al riguardo infatti, negli ultimi anni si è assistito all’intensificarsi di eventi climatici particolari, quali onde di calore e bruschi aumenti della temperatura media, scarse precipitazioni. Si tratta di fenomeni che richiederebbero interventi di protezione e adattamento, considerato anche l’impatto che esercitano sulla produzione e sulla produttività del settore primario. L’Accordo di Partenariato, che rappresenta la pietra miliare della programmazione dei fondi strutturali anche a livello regionale, ha descritto in maniera compiuta quanto l’Italia sia particolarmente vulnerabile rispetto ai rischi climatici, si legge infatti che oltre 6 milioni di italiani sono esposti al rischio di alluvioni. Si stima che questi fenomeni abbiano provocato tra il 2006 e il 2012 danni per oltre 5 milioni di euro.
Se vogliamo estendere l’orizzonte temporale allora non possiamo non raccontare che terremoti, eruzioni vulcaniche, maremoti, inondazioni, frane e valanghe, ma anche uragani, piogge intense e siccità, sono fenomeni naturali che accadono da sempre, contribuendo a scolpire il paesaggio italiano. Le forme e la bellezza di molti territori sono il risultato di eventi, alcuni catastrofici, che modificano il paesaggio alzando le colline e le montagne (i terremoti), modellando i pendii (le frane, le valanghe), e formando le pianure (le inondazioni). Si tratta di eventi che possono colpire duramente. Dal dopoguerra i morti e dispersi dovuti a terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni e frane sono stati oltre 10.000, e gli sfollati e i senzatetto dovuti alle sole frane e inondazioni più di 750.000; da soli costituirebbero il quinto comune più popoloso d’Italia (Guzzetti 2018). È facile comprendere che eventi del tutto naturali diventano catastrofici quando interferiscono con la popolazione, i centri abitati, le vie di comunicazione, e più in generale con i beni e gli interessi privati e collettivi.
In questo periodo diverse piogge alluvionali/persistenti hanno colpito il Paese con maggiore frequenza, in alternanza ai periodi siccitosi, secondo i trend che vanno delineandosi negli scenari di cambiamento climatico. Gli eventi precipitativi sono estesi su tutto il territorio italiano; tra le aree più colpite vi è la Sicilia e parte del Centro-Sud. I dati e la loro distribuzione indicano una vulnerabilità del territorio italiano sempre più strutturale (sistemica) e sempre meno di carattere eccezionale alle precipitazioni intense e prolungate.
È chiaro quindi che ogni euro speso per contrastare, mitigare, gli effetti del cambiamento climatico, è direttamente collegato alla riduzione dell’esposizione al rischio per gli abitanti e quindi teso a migliorare la qualità della vita degli italiani.
Se guardiamo l’indice di esposizione al rischio per Comune, predisposto dalla Protezione Civile e richiamato nell’accordo di partenariato, è evidente anche una concertazione territoriale del rischio, che in esito alle valutazioni da noi condotte, coincide con gli stessi territori che presentano la maggiore concertazioni d risorse spese del FESR ma anche del FSC per contrastare il rischio, in particolare il rischio idrogeologico. Puglia, Campania e Sicilia, si contendono un primato in tal senso.
Clusterizzazione dei Progetti in Base ai Fondi di Finanziamento
I Fondi della politica di coesione europea impiegati per la gestione del tema Ambiente, comprendono:
- FESR: Sostiene progetti che favoriscono la crescita economica e la coesione territoriale, finanziando infrastrutture, ricerca e innovazione, e supportando le piccole e medie imprese.
- Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR): Supporta lo sviluppo delle aree rurali, migliorando la competitività dell’agricoltura, la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’azione per il clima
- Fondi PAC (Piano Azione Coesione): Fondi dedicati a specifiche regioni o destinati a interventi mirati in zone che richiedono supporto aggiuntivo.
Questa clusterizzazione aiuta a evidenziare quali risorse finanziarie sono state destinate al settore ambientale e come sono distribuite tra i diversi fondi di finanziamento.
Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) rappresenta la componente più rilevante dei finanziamenti con un totale di 629.077.222,11 €, pari al 90,8% del totale, che copre la maggior parte delle risorse allocate. Questo riflette la priorità data agli investimenti in infrastrutture, crescita economica, innovazione e supporto alle piccole e medie imprese, elementi fondamentali per promuovere la coesione economica e territoriale.
Distribuzione Geografica dei Progetti
Un altro elemento chiave è l’analisi territoriale dei progetti. Esaminando la distribuzione dei progetti in tutte le regioni italiane, è emerso che la maggiore concentrazione di risorse rispetto alle problematiche ambientali si registra nelle regioni meno sviluppate.
Etichetta di riga | Progetti | Finanziamento totale pubblico € | Media progetto € |
Abruzzo | 1 | 1.150.000,00 | 1.150.000,00 |
Basilicata | 40 | 14.279.108,3 | 356.9777,71 |
Calabria | 3 | 25.409.671,1 | 651.530,03 |
Campania | 132 | 123.412.227,80 | 934.941,12 |
Emilia-Romagna | 2 | 3.132.552,05 | 1.566.276,03 |
Friuli-Venezia-Giulia | 1 | 2.035.703,13 | 2.035.703,13 |
Lazio | 13 | 11.487.600,80 | 883.661,60 |
Liguria | 19 | 58.08.965,65 | 2.529.419,24 |
Lombardia | 9 | 13.077.586,97 | 1.453.065,22 |
Marche | 44 | 19.222.250,71 | 436.869,33 |
Piemonte | 5 | 13.479.943,28 | 2.695.988,66 |
Puglia | 271 | 206.834.582,25 | 763.227,24 |
Sardegna | 52 | 3.423.792,34 | 1.027.380,62 |
Sicilia | 64 | 73.436.755,81 | 1.147.449,31 |
Toscana | 7 | 3.548.611,87 | 506.944,55 |
Trentino-Alto Adige | 24 | 13.393.423,30 | 558.059,30 |
Umbria | 14 | 5.912.380,10 | 422.312,86 |
Veneto | 62 | 61.611.521,54 | 993.734,22 |
Totale | 799 | 692.906.677,14 | 867.217,37 |
Le tre regioni che hanno ricevuto i maggiori finanziamenti in termini percentuali sono Puglia (29,85%), Campania (17,81%), e Sicilia (10,59%). Questa distribuzione evidenzia come il Sud Italia abbia ricevuto una quota significativa degli investimenti, in linea con le politiche di coesione volte a ridurre le disparità regionali e migliorare le condizioni socio-economiche delle aree meno sviluppate.
Entrando nel dettaglio l’analisi dei progetti finanziati rispetto al tema ambiente, evidenzia che tra le categorie di intervento classificate in base al CUP, sono le infrastrutture ambientali e risorse idriche ad avere la maggioranza.
Infrastrutture Ambientali e Risorse Idriche rappresentano il principale settore di investimento, con un finanziamento significativo che testimonia la rilevanza della gestione delle risorse idriche per garantire la sostenibilità a lungo termine.
Servizi per la Pubblica Amministrazione e per la Collettività e Infrastrutture Sociali evidenziano l’impegno verso il miglioramento dei servizi essenziali e il benessere delle comunità, con particolare attenzione alle aree più vulnerabili.
Settori come la Ricerca e Sviluppo Tecnologico, nonostante abbiano un’incidenza finanziaria minore rispetto alle infrastrutture, sono fondamentali per promuovere l’innovazione e la competitività economica.
Questa distribuzione suggerisce una politica di coesione orientata alla creazione di valore tramite infrastrutture critiche, supporto alla crescita economica e inclusione sociale, con una particolare attenzione alla sostenibilità delle risorse e all’innovazione.
Focus Sottosettore di intervento sulla base della classificazione CUP
Analisi dei Principali Sotto-Settori nei quali sono impegnati i progetti finanziati dal FESR 2014-2020, evidenzia inoltre che il settore della Difesa del Suolo rappresenta la quota più alta di progetti e finanziamenti, con un investimento complessivo di 177.751.071,37 € su 208 progetti, pari al 25,6% del totale complessivo. La mobilità e il miglioramento delle infrastrutture di trasporto sono temi chiave, soprattutto nelle aree che richiedono un rafforzamento delle infrastrutture per favorire la coesione territoriale e migliorare l’accessibilità. Questa priorità si riflette nella forte incidenza del finanziamento totale, a conferma dell’importanza delle infrastrutture nelle politiche di coesione per garantire la sicurezza e la sostenibilità del territorio.
Anche gli altri Servizi per la Collettività, comprendendo 79 progetti con un investimento totale di 65.102.264,49 € (pari al 9,4% del totale) puntano a migliorare la qualità della vita attraverso servizi di supporto sociale, sanitario e educativo, contribuendo alla coesione sociale.
Risorse Idriche e Acque Reflue e Protezione, Valorizzazione e Fruizione dell’Ambiente sono due dei principali sotto-settori ambientali. Risorse Idriche e Acque Reflue hanno ricevuto 103.599.655,87 € per 66 progetti (pari al 14,9% del totale), mentre Protezione dell’Ambiente comprende 145 progetti con un finanziamento di 101.299.176,05 € (pari al 14,6% del totale). L’investimento in questi sotto-settori riflette un crescente impegno verso la sostenibilità e la protezione del patrimonio naturale, con progetti mirati alla tutela delle risorse naturali e alla riduzione degli effetti dei cambiamenti climatici.
- Infrastrutture Sociali e Scolastiche: Con 43 progetti e un finanziamento di 28.249.134,25 € (pari al 4,1% del totale), questo sotto-settore è cruciale per migliorare l’accessibilità ai servizi di base nelle comunità locali, specialmente nelle aree più svantaggiate.
- Smaltimento Rifiuti: Con 68 progetti e un finanziamento di 64.322.328,54 € (pari al 9,3% del totale), questo sotto-settore è fondamentale per migliorare la gestione dei rifiuti e contribuire alla sostenibilità ambientale.
- Lo sviluppo economico si manifesta anche tramite progetti dedicati alla Ricerca e Innovazione, con un totale di 30.197.645,41 € distribuiti su 22 progetti. Questi investimenti mirano a stimolare l’innovazione tecnologica e a rafforzare la competitività economica delle regioni target.
Osservazioni Generali
- La distribuzione dei finanziamenti evidenzia una chiara priorità verso la mobilità e la gestione ambientale, con una forte allocazione di risorse in queste aree.
- Inclusione sociale e sviluppo economico completano il quadro, con progetti che mirano a migliorare la qualità della vita e a stimolare l’economia locale.
- Questa struttura di finanziamento rispecchia una strategia bilanciata tra investimenti in infrastrutture fisiche (come trasporti e ambiente) e interventi sociali ed economici, contribuendo a una visione integrata della politica di coesione.
Questa distribuzione mostra l’intenzione di affrontare problemi complessi attraverso un mix di progetti infrastrutturali e sociali, destinati a rafforzare la coesione e a sostenere uno sviluppo sostenibile ed equo in tutte le regioni interessate.
Sotto settore progettuale | Progetti | Finanziamento totale pubblico € |
Abitative | 3 | 1.860.587,38 |
Altre infrastrutture sociali | 32 | 23.223.852.68 |
Altri servizi per collettività | 79 | 65.102.264,49 |
Azioni innovatrici | 1 | 771.032,45 |
Beni culturali | 7 | 3.210.125,51 |
Culto | 1 | 93.397,27 |
Difesa del suolo | 208 | 177.751.071,37 |
Direzionali e amministrative | 7 | 4.985.026,30 |
Dispositivi e strumenti a supporto dell’integrazione fra sistemi | 1 | 28.385,36 |
Infrastrutture per l’attrezzatura di aree produttive | 1 | 125.000,00 |
Infrastrutture per telecomunicazioni | 7 | 8.697.892,16 |
Opere e infrastrutture per la ricerca | 2 | 500.000,00 |
Opere e strutture per il turismo | 7 | 1.566.692,71 |
Opere, impianti ed attrezzature per attività industriali e artigianato | 2 | 815.384,70 |
Produzione di energia | 2 | 2.651.971,14 |
Progetti di diffusione e cooperazione Pubblico-Privato | 3 | 792.222,55 |
Progetti di ricerca presso università e istituti di ricerca | 22 | 30.197.645,41 |
Protezione, valorizzazione e fruizione dell’ambiente | 145 | 101.229.176,05 |
Pubblica sicurezza | 7 | 361.213,89 |
Riassetto e recupero di siti urbani e produttivi | 8 | 35.391.100,06 |
Risorse idriche e acque reflue | 66 | 103.599.655,87 |
Sanitarie | 2 | 1.410.064,43 |
Scuola e istruzione | 1 | 632.833,88 |
Servizi di assistenza tecnica alla P.A. | 14 | 987.678,73 |
Servizi e applicazioni informatiche per i cittadini e le imprese | 2 | 208.253,85 |
Servizi e tecnologie per l’informazione e le comunicazioni | 11 | 5.282.031,38 |
Smaltimento rifiuti | 68 | 64.322.328,54 |
Sociali e scolastiche | 43 | 28.249.134,25 |
Sport, spettacolo e tempo libero | 8 | 3.727.459,12 |
Stradali | 30 | 24.561.988,39 |
Strutture ed attrezzature per il commercio e i servizi | 2 | 226.344,89 |
Tecnologie informatiche | 7 | 274.861,33 |
Totale complessivo | 799 | 692.906.677,14 |
Struttura della Metodologia per la selezione dei progetti maggiormente impattanti
La metodologia è stata sviluppata attraverso l’identificazione e l’analisi di criteri chiave, che rappresentano aspetti fondamentali di impatto e sostenibilità per i progetti in tema ambiente. Ogni criterio è stato scelto per il suo contributo alla valutazione complessiva dell’impatto del progetto, tenendo conto degli obiettivi della politica di coesione e degli aspetti strategici rilevanti. I criteri selezionati includono:
- Impatto Ambientale Diretto: Misura il contributo del progetto alla riduzione dell’inquinamento, alla protezione della biodiversità e all’efficienza energetica.
- Coinvolgimento della Comunità: Valuta il grado di partecipazione della comunità e l’inclusività del progetto, fattori essenziali per il successo e la sostenibilità sociale.
- Benefici Socioeconomici: Si concentra sugli effetti del progetto sull’economia locale e sul miglioramento delle condizioni di vita, come la creazione di posti di lavoro.
- Efficienza e Sostenibilità: Valuta l’efficienza nell’uso delle risorse e la sostenibilità finanziaria a lungo termine, indicatori di una gestione efficace e duratura.
- Allineamento con Obiettivi Strategici: Misura il grado di contributo del progetto agli obiettivi nazionali e internazionali, come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).
- Innovazione: Valuta l’introduzione di tecnologie avanzate o approcci innovativi per affrontare le sfide ambientali in modo nuovo e efficace.
Assegnazione dei Punteggi
Per ogni progetto, è stato assegnato un punteggio specifico per ciascun criterio in base a un’analisi qualitativa e quantitativa dei dati disponibili. L’analisi si è basata principalmente su:
- Descrizione del Progetto: Un’analisi dettagliata della descrizione di ogni progetto ha permesso di valutare aspetti come l’impatto ambientale, il coinvolgimento della comunità e il grado di innovazione.
- Indicatori di Risultato: I dati sugli indicatori programmati e realizzati sono stati utilizzati per misurare il successo operativo del progetto rispetto agli obiettivi stabiliti.
- Dati Economici e di Finanziamento: Informazioni su finanziamenti UE e fonti nazionali, insieme all’analisi dei costi e dei benefici, hanno contribuito alla valutazione dell’efficienza e sostenibilità dei progetti.
Ogni criterio è stato ponderato in base alla sua importanza relativa, e il punteggio finale per ciascun progetto è stato calcolato moltiplicando il punteggio per ogni criterio per il rispettivo peso. Questo approccio ha permesso di generare una classifica dei progetti in cui i progetti con il maggior punteggio rappresentano quelli con il potenziale impatto maggiore.
Metodo di Applicazione degli Indicatori
Per utilizzare questi indicatori nella selezione dei progetti migliori, sono stati:
1. Assegnati Pesi a ciascun Indicatore: A seconda dell’obiettivo dell’analisi (es. priorità ambientale, sociale, finanziaria).
2. Calcolati Punteggi per ciascun Progetto: Basati sul raggiungimento degli indicatori, come i valori target e realizzati per ogni metrica.
3. Classificati i Progetti: Ordinati i progetti in base al punteggio totale ponderato, selezionando quelli con il punteggio più alto come i più efficaci e impattanti.
Risultati
L’applicazione di questa metodologia ci ha permesso di ottenere una lista di progetti in tema ambiente che non solo soddisfano i requisiti di impatto diretto e sostenibilità, ma che sono anche ben allineati con gli obiettivi strategici della politica di coesione. Questi progetti costituiscono esempi di best practices che possono essere estesi o adattati in altri contesti, contribuendo a una miglior qualità della vita dei cittadini su scala nazionale. (La selezione è stata effettuata considerando solo i progetti “conclusi” e “liquidati”)
Distribuzione dei Fondi Comunitari
- FESR: Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) ha contribuito con 150.407.770,24 € su 18 progetti, rappresentando circa l’89,7% del finanziamento totale complessivo.
- PAC1420: Il Piano di Azione Coesione (PAC1420) ha invece finanziato 2 progetti con un totale di 17.190.073,46 €, pari al 10,3% del totale complessivo.
Questa ripartizione è in linea con l’analisi dei finanziamenti già effettuata a livello macro per il periodo di programmazione 2014-2020, con una predominanza di fondi provenienti dal FESR.
Articolazione del Programma per Regione
L’articolazione progettuale mostra come i progetti siano suddivisi per tipologia, con un’enfasi sugli obiettivi ambientali e di sviluppo sostenibile. I progetti selezionati sono stati scelti per il loro contributo specifico agli obiettivi di sostenibilità e miglioramento ambientale. Ad esempio:
- Riduzione del Rischio Idrogeologico e di Erosione Costiera: Questo tipo di interventi ha avuto un forte focus in Campania e Sardegna, con un finanziamento di 18.595.880,79 € e 11.178.212,56 € rispettivamente. Questi progetti sono cruciali per prevenire danni derivanti da eventi naturali estremi, migliorando la resilienza delle comunità costiere e riducendo i rischi associati all’erosione e alle inondazioni.
- Transizione Verde e Digitale delle Città Metropolitane: Le regioni Liguria, Sicilia, Lombardia, Piemonte e Puglia hanno investito in progetti di transizione verde e digitale, con un finanziamento complessivo significativo, ad esempio 37.193.293,91 € per la Liguria. Questi interventi mirano a promuovere una trasformazione urbana sostenibile, migliorando l’efficienza energetica e promuovendo tecnologie innovative per la digitalizzazione.
- Restituzione all’Uso Produttivo di Aree Inquinate: In Campania e Puglia, sono stati avviati progetti per il recupero di aree inquinate, con un finanziamento rispettivo di 7.012.954,30 € e 6.188.055,16 €. Questi progetti mirano a ridurre l’impatto delle attività industriali passate e a ripristinare le aree per nuovi usi produttivi, contribuendo alla riqualificazione ambientale e alla sicurezza delle comunità locali.
I progetti selezionati sono stati scelti per il loro contributo specifico agli obiettivi di sostenibilità e miglioramento ambientale. Ad esempio:
- Progetti in Campania: La regione ha ricevuto un finanziamento totale di 50.832.012,73 € suddiviso su 8 progetti. Nel dettaglio:
- Risanamento del Fiume Sarno Uno dei progetti più rilevanti riguarda il risanamento del fiume Sarno, con interventi mirati al ripristino della funzionalità idraulica e all’installazione di barriere galleggianti per intercettare i rifiuti. Queste misure sono fondamentali per migliorare la qualità dell’acqua e ridurre l’inquinamento fluviale, contribuendo alla salvaguardia dell’ecosistema locale. In particolare, il programma “Energie per il Sarno” prevede l’eliminazione di 113 scarichi in ambiente e l’estensione del servizio di depurazione a 421.000 abitanti entro il 2025.
- Messa in Sicurezza della Discarica di Parapoti Un altro progetto significativo è la messa in sicurezza definitiva della discarica in località Parapoti, nel comune di Montecorvino Pugliano, con un finanziamento di 7.012.954,30 €. Questo intervento mira a ridurre l’impatto ambientale delle vecchie discariche, prevenendo potenziali contaminazioni del suolo e delle falde acquifere.
- Adeguamento Funzionale degli Impianti di Depurazione. L’adeguamento funzionale degli impianti di depurazione è cruciale per migliorare la gestione delle acque reflue e la qualità ambientale. Questi interventi assicurano che le acque trattate rispettino gli standard ambientali, contribuendo alla tutela degli ecosistemi acquatici e della salute pubblica.
- Interventi di Manutenzione Naturalistica Il progetto relativo agli interventi di manutenzione naturalistica, volto a prevenire e mitigare i rischi naturali e antropici, ha visto una serie di attività distribuite sull’intero territorio regionale. Queste iniziative mirano a migliorare la resilienza del territorio, riducendo il rischio di dissesti idrogeologici e garantendo una maggiore protezione ambientale. Tali interventi includono la manutenzione di corsi d’acqua, la stabilizzazione di versanti e la riqualificazione di aree verdi, contribuendo alla conservazione della biodiversità e alla sicurezza delle comunità locali.
Questi progetti rappresentano un impegno concreto della Regione Campania nella tutela dell’ambiente e nella promozione di uno sviluppo sostenibile, migliorando la qualità della vita dei cittadini e preservando le risorse naturali per le future generazioni.
- Progetti in Liguria: La Regione Liguria ha finanziato due progetti per un totale di 37.193.293,91 €, tra cui spicca la realizzazione del Canaletto e del canale principale nell’ambito del progetto Waterfront di Levante. Questo intervento, parte integrante del piano di riqualificazione urbana ideato dall’architetto Renzo Piano, mira a trasformare l’area dell’ex Fiera di Genova in un nuovo affaccio sul mare, integrando spazi residenziali, commerciali e ricreativi. La costruzione dei canali, avviata nei primi mesi del 2022 e culminata con l’allagamento delle strutture nel maggio 2023, ha richiesto la rimozione di quasi 100.000 metri cubi di terreno e l’installazione di oltre 950 metri lineari di banchine dotate di predisposizioni impiantistiche e bitte di ormeggio per le imbarcazioni. Questi canali non solo migliorano la gestione delle acque, ma contribuiscono anche alla resilienza ambientale dell’area, promuovendo una migliore integrazione tra la città e il mare. Il progetto Waterfront di Levante rappresenta un significativo passo avanti nella valorizzazione dell’area costiera genovese, offrendo nuove opportunità di sviluppo urbano sostenibile e rafforzando il legame tra la città e il suo porto storico.
- Progetti in Sicilia: La Regione Sicilia ha investito in tre progetti con un finanziamento totale di 21.608.974,30 €.
- Tra questi, la mitigazione del rischio idraulico mediante la riqualificazione di aree urbane ha ricevuto 6.100.000,00 €, con l’obiettivo di ridurre i rischi di inondazione nelle zone vulnerabili e migliorare l’ambiente urbano. Questo intervento si inserisce nel contesto del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni, che mira a integrare gli obiettivi della Direttiva Alluvioni nella pianificazione territoriale e urbanistica, promuovendo la riqualificazione delle aree urbane degradate al fine di ridurre il consumo di suolo.
- Un altro progetto significativo riguarda l’allestimento di centri funzionali e operativi, finanziato attraverso il Programma Operativo FESR Sicilia 2014-2020. Questo progetto prevede il recupero e l’allestimento di edifici pubblici strategici destinati a centri funzionali e operativi, con l’obiettivo di potenziare la capacità di risposta alle emergenze regionali. In particolare, è stata prevista la fornitura di mezzi e attrezzature specialistiche per il potenziamento della colonna mobile regionale, connesse alle emergenze sismiche, vulcaniche, idrogeologiche ed antincendio esistenti sul territorio siciliano.
Questi investimenti rappresentano un impegno concreto della Regione Sicilia nella tutela dell’ambiente e nella promozione di uno sviluppo urbano sostenibile, migliorando la resilienza del territorio e la capacità di gestione delle emergenze.
- Progetti in Puglia: La Regione Puglia ha finanziato quattro progetti con un investimento totale di 32.663.709,34 €.
- Tra questi, il progetto “Tecnologie per il ciclo dei rifiuti e l’economia circolare” ha ricevuto 14.999.888,74 €, mirato a implementare soluzioni innovative per migliorare la gestione dei rifiuti e promuovere un’economia circolare. Questo intervento è cruciale per ridurre l’impatto ambientale e stimolare la sostenibilità nelle aree produttive.
- Un altro progetto significativo è l’intervento di risanamento dell’abitato di Taranto, che affronta le problematiche ambientali legate all’inquinamento industriale, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei residenti e riqualificare l’area urbana.
- Inoltre, la messa in sicurezza e bonifica della falda nell’area ex Yard Belleli rappresenta un passo importante nella decontaminazione di siti industriali dismessi, prevenendo la diffusione di sostanze inquinanti nelle acque sotterranee e tutelando l’ambiente circostante.
- Infine, l’adeguamento funzionale dell’impianto di depurazione a servizio del comune di Gioia del Colle (BA) mira a migliorare la gestione delle acque reflue, garantendo il rispetto degli standard ambientali e contribuendo alla salvaguardia degli ecosistemi acquatici locali.
Questi progetti evidenziano l’impegno della Regione Puglia nel promuovere la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica, favorendo uno sviluppo economico compatibile con la tutela dell’ambiente e il benessere delle comunità locali.
Analisi dei Benefici a Lungo Termine
I venti progetti selezionati rappresentano un impegno concreto per promuovere la sostenibilità ambientale, economica e sociale, contribuendo in modo significativo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) e alla resilienza climatica. Questa sezione analizza i benefici previsti nel lungo periodo, con particolare attenzione agli SDG rilevanti e all’adattamento ai cambiamenti climatici.
Contributo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG)
I progetti selezionati si allineano a diversi SDG, tra cui:
- SDG 6: Acqua Pulita e Servizi Igienico-Sanitari
- Progetti come il risanamento del fiume Sarno e l’adeguamento funzionale degli impianti di depurazione a Gioia del Colle migliorano la qualità dell’acqua, garantendo un accesso sicuro a risorse idriche potabili e proteggendo gli ecosistemi acquatici.
- La gestione sostenibile delle acque reflue e dei bacini idrografici riduce l’inquinamento e preserva le risorse idriche.
- SDG 11: Città e Comunità Sostenibili
- Progetti di riqualificazione urbana, come il Waterfront di Levante e la mitigazione del rischio idraulico in Sicilia, promuovono città più resilienti, verdi e sostenibili.
- L’incremento della raccolta differenziata nei comuni campani e pugliesi riduce i rifiuti solidi urbani, migliorando la gestione dei rifiuti nelle aree urbane.
- SDG 13: Lotta contro il Cambiamento Climatico
- Gli interventi di manutenzione naturalistica in Campania e la sistemazione idraulica del Rio S. Girolamo in Sardegna riducono i rischi legati a fenomeni climatici estremi, come inondazioni ed erosioni.
- Progetti come la bonifica della falda nell’area ex Yard Belleli in Puglia affrontano il degrado ambientale e migliorano la resilienza agli impatti del cambiamento climatico.
- SDG 15: Vita sulla Terra
- La conservazione degli ecosistemi naturali attraverso progetti di manutenzione naturalistica contribuisce alla protezione della biodiversità e al ripristino delle aree degradate.
Benefici Ambientali
- Riduzione delle Emissioni: Progetti come le tecnologie per il ciclo dei rifiuti e l’economia circolare in Puglia riducono l’impatto ambientale grazie a pratiche innovative di gestione dei rifiuti.
- Conservazione degli Ecosistemi: Interventi come il risanamento del fiume Sarno e del fiume Mingardo contribuiscono alla salute degli ecosistemi fluviali, migliorando gli habitat naturali per le specie acquatiche.
Benefici Sociali
- Sicurezza delle Comunità: La riduzione del rischio idrogeologico in Sardegna e Campania garantisce maggiore protezione alle comunità esposte a fenomeni naturali estremi.
- Miglioramento della Qualità della Vita: I progetti di riqualificazione urbana e gestione delle risorse idriche assicurano un ambiente più sano, sicuro e vivibile per le generazioni future.
Benefici Economici
- Creazione di Lavoro: La realizzazione di infrastrutture e la gestione sostenibile delle risorse creano opportunità lavorative dirette e indirette.
- Sviluppo delle Comunità Locali: La valorizzazione delle risorse naturali e urbane stimola l’economia locale, migliorando il turismo e l’attrattività delle aree interessate.
Conclusioni Sintetiche e Raccomandazioni
L’analisi dei 20 progetti selezionati evidenzia l’impegno delle regioni italiane nel promuovere la sostenibilità ambientale e il miglioramento della qualità della vita attraverso interventi mirati e strategici. Di seguito, una sintesi dei principali risultati ottenuti e delle raccomandazioni per ottimizzare la programmazione futura.
Principali Risultati
- Impatti Ambientali Positivi:
- La riqualificazione di aree urbane, come il progetto Waterfront di Levante in Liguria, ha migliorato la resilienza delle città e la gestione delle risorse naturali.
- Gli interventi sul fiume Sarno e sul fiume Mingardo hanno contribuito a migliorare la qualità dell’acqua e a preservare ecosistemi fluviali cruciali.
- Riduzione dei Rischi Naturali e Antropici:
- Progetti come la sistemazione idraulica del Rio S. Girolamo in Sardegna e la manutenzione naturalistica in Campania hanno ridotto significativamente i rischi idrogeologici, proteggendo le comunità locali.
- Promozione di Innovazione e Economia Circolare:
- In Puglia, il progetto “Tecnologie per il ciclo dei rifiuti e l’economia circolare” ha introdotto soluzioni innovative per la gestione dei rifiuti, incentivando modelli di produzione e consumo sostenibili.
- Valorizzazione delle Aree Degradate:
- La bonifica di siti industriali, come l’area ex Yard Belleli in Puglia, e la messa in sicurezza della discarica di Parapoti in Campania hanno trasformato aree problematiche in risorse per lo sviluppo locale.
- Allineamento con Obiettivi Strategici:
- Tutti i progetti sono ben integrati con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) e le priorità della politica di coesione, dimostrando un approccio orientato alla sostenibilità e alla resilienza.
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