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E se lanciassimo una primavera europea?

Il 21 marzo, primo giorno di primavera, si moltiplicano ogni anno le ricorrenze e le celebrazioni. In questa data ricorrono contestualmente: la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, la Giornata mondiale della poesia patrocinata dall’UNESCO, la Giornata mondiale della Sindrome di Down ed – in Italia – Giornata della memoria e dell’impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie.

Per questa data, quest’anno, Romano Prodi – ex Presidente della Commissione Europea ed ex Premier italiano – ha lanciato una nuova iniziativa: esporre una bandiera dell’Europa fino alla data delle prossime elezioni del Parlamento Europeo.

Come afferma Prodi in una intervista rilasciata al settimanale de “L’Espresso” «Serve un nuovo Risorgimento. La bandiera dell’Europa, da affiancare a quella italiana. Nel mondo che non era ancora globale per difenderci bastava la bandiera italiana, ora ne servono due, c’è bisogno dell’Europa».

Il giorno di primavera, in cui si festeggia San Benedetto che tra l’altro è il patrono d’Europa, può essere lanciato un segnale per la rinascita del nostro continente, che oggi sembra sempre più vivere una profonda crisi della democrazia liberale.

L’Europa – che in questa fase storica si trova ad affrontare la prima uscita dall’Unione di uno Stato Membro con la Brexit, il diffondersi di sovranismi e nazionalismi, la concorrenza commerciale sempre più sfrenata di USA e Cina, la mancanza di coesione nella gestione della crisi migratoria – ha bisogno di una concreta rinascita.

Ma sarà davvero sufficiente esporre una bandiera? Un primo passo è iniziare a conoscere meglio questo emblema. La bandiera europea è costituita da un cerchio di 12 stelle dorate su uno sfondo blu. Le stelle rappresentano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d’Europa, ma il numero delle stelle non dipende dal numero dei paesi membri. Era stata adottata nel 1955 dal Consiglio d’Europa, e solo nel 1985, i capi di Stato e di governo dei paesi membri ne fanno l’emblema ufficiale della Comunità europea, poi diventata “Unione europea”.

Prodi invita ad esporre la bandiera europea affiancata a quella nazionale, per evidenziare la nostra doppia appartenenza. L’una ha bisogno necessariamente dell’altra.

Nella sua intervista Romano Prodi si esprime anche a sostegno di una nuova Commissione Europea guidata dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel. Una nuova Commissione guidata da una donna potrebbe essere già un primo importante cambiamento.

 

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