Negli ultimi quattro mesi presi in esame ( aprile – luglio ), la banca dati indicatori territoriali per le politiche di sviluppo ha rilasciato 123 nuovi aggiornamenti (44 ad aprile, 63 a maggio, 14 a giugno e solo 2 nel mese di luglio) che vanno ad arricchire il campo di osservazione sui risultati raggiunti nell’ambito dei Programmi Operativi (PO) attuati dalle regioni italiane e finanziati dal fondo FESR.
Ben 35 indicatori aggiornati afferiscono alla priorità Lavoro (OT8) con dati relativi al 2019. Importanti novità si registrano anche per l’ambito Istruzione e formazione (OT10) con 29 nuovi aggiornamenti totali.
Rispetto al quadro statistico dell’Accordo di Partenariato (AP) 2014-2020 si censiscono 69 aggiornamenti. Anche in questo caso, i temi interessati dal maggior numero di novità sono quelli delle politiche per il lavoro e dell’istruzione e formazione professionale (cfr. Fig. 1).
Figura 1. Indicatori aggiornati nel periodo aprile-luglio 2020 per OT
[Con il colore rosso si indica il numero totale di indicatori aggiornato per ciascun OT; con il colore grigio, si riporta il numero di indicatori aggiornati per ciascun OT rientranti nell’Accordo di Partenariato (AP) 2014-2020].
Fonte: Nostre elaborazioni su dati Istat (Banca dati indicatori territoriali per le politiche di sviluppo).
Nota: si segnala che un indicatore viene conteggiato due volte in quanto relativo sia all’OT2 che all’OT11.
Come osservabile su MonitoRA, solo il 21% dei nuovi rilasci (26) va ad impattare sull’andamento dei PO FESR 2014-2020 delle cinque regioni in ritardo di sviluppo. Gli aggiornamenti sono distribuiti più o meno uniformemente su tutti gli OT e coprono un ampio numero di ambiti (cfr. Tabella 1). La Campania, con 20 nuovi rilasci, è la regione che vede variare in modo più consistente il quadro dei propri indicatori. Seguono la Calabria con 17, la Sicilia con 15 e la Basilicata e la Puglia con 13 indicatori.
Vedi Tabella 1
Vedi Approfondimento quadro indicatori territoriali aggiornati nel periodo aprile-luglio 2020
L’attività di osservazione sui cambiamenti attesi nelle cinque regioni in ritardo di sviluppo rischia di essere compromessa a causa del perdurarsi del ritardo di aggiornamento di numerose fonti statistiche. Rispetto ai 73 indicatori AP inseriti nei PO delle regioni meno sviluppate (cfr. Fig. 2) ben il 31% presenta significativi ritardi nell’aggiornamento in quanto relativi al massimo al 2016 (addirittura un indicatore è fermo al 2006!).
Gli ultimi rilasci lasciano intravedere qualche timido segnale di recupero. Dal confronto con l’analisi del ritardo svolta quattro mesi fa (cfr. Fig. 3), si evince negli ultimi due anni si sia recuperata una maggiore tempestività dei dati con 11 indicatori aggiornanti al 2019 che, al mese di marzo, risultavano ancora fermi al 2015, al 2016 e al 2017.
Permane la presenza di un blocco di indicatori, che rappresenta il 12,3% degli indicatori AP inseriti dalle regioni in ritardo di sviluppo nei rispettivi PO, le cui serie storiche hanno ritardi superiori a 5 anni, sebbene più del 50% degli stessi avrebbe dovuto registrare una frequenza di aggiornamento annuale.
Figura 2. Indicatori dell’Accordo di partenariato presenti nei PO delle cinque regioni in ritardo di sviluppo per annualità di aggiornamento a marzo 2020.
[Si indicano in rosso le numerosità relative agli indicatori con i ritardi più gravi (da 2006 a 2016); in giallo gli indicatori con un ritardo meno sensibile (con ultimo valore disponibile al 2017) e in verde gli indicatori dalle rilevazioni regolari (2018 e 2019)].
Fonte: Nostre elaborazioni su dati Istat (Banca dati indicatori territoriali per le politiche di sviluppo) e POR delle Regioni in ritardo di sviluppo.
Figura 3. Indicatori dell’Accordo di partenariato presenti nei PO delle cinque regioni in ritardo di sviluppo per annualità di aggiornamento a luglio 2020.
[Si indicano in rosso le numerosità relative agli indicatori con i ritardi più gravi (da 2006 a 2016); in giallo gli indicatori con un ritardo meno sensibile (con ultimo valore disponibile al 2017) e in verde gli indicatori dalle rilevazioni regolari (2018 e 2019)].
Fonte: Nostre elaborazioni su dati Istat (Banca dati indicatori territoriali per le politiche di sviluppo) e POR delle Regioni in ritardo di sviluppo.
Le serie storiche ferme da più anni interessano, in particolare, gli Obiettivi tematici OT3 e OT7e i temi competitività e trasporti (cfr. Fig. 4). Si rilevano dati con rilasci non puntuali anche rispetto agli indicatori dell’OT6, su ambiente e risorse sostenibili, e dell’OT2, sul tema Agenda digitale.
Figura 4. Numero di indicatori in ritardo di aggiornamento (da 2006 a 2016) per OT.
Fonte: Nostre elaborazioni su dati Istat (Banca dati indicatori territoriali per le politiche di sviluppo) e POR delle Regioni in ritardo di sviluppo.
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