Una settimana al “calor bianco” quella appena conclusasi, in cui le istituzioni europee si sono confrontate su Recovery Fund-Next Generation ma anche sul bilancio del prossimo settennato. Il Parlamento Europeo, che in questa settimana ha posto sotto la lente delle audizioni due nuovi Commissari Ue al Commercio ed alla Stabilità Finanziaria, rispettivamente il Vice Presidente Valdis Dombrovskis e Mairead McGuinness (vedi video in web tv ), ha anche assistito alla prima riunione tra i negoziatori dell’ Europarlamento e la Presidenza tedesca di turno che rappresenta il Consiglio Europeo. Per ora si tratta di una “fumata nera” perchè le posizioni intrecciate su Next Generation e sul bilancio settennale ha visto solo una ricapitolazione dei problemi posti sia dal “gruppo di Visegrad” che da alcuni dei Paesi che, come “frugali”, hanno contestato all’ inizio il lancio del programma di “Recovery Fund”. Il Parlamento Europeo non vuole dare il “via libera” senza che il bilancio settennale non sia varato con un rafforzamento di alcuni programmi tra i più conosciuti dell’Unione come Erasmus o i programmi di Ricerca, perchè teme vengano penalizzati poi nel proseguio delle scelte dei prossimi anni, dalla contingenza del programma Next Generation dedicato alla ripresa post Covid,
La Presidenza tedesca, che conosce la difficoltà riscontrata coi Paesi del Nord e di Visegrad nella “chiusura” della trattativa su Next Generation, sta cercando fondi per garantire l’uno e l’ altro ma per ora sono ancora troppo pochi i denari a disposizione rispetto alle richieste dell’ Europarlamento.
Senza contare che il Parlamento europeo spinge per legare il rilascio dei fondi al rispetto delle norme di diritto europeo e dei diritti civili ed umani che alcuni Paesi del gruppo di Visegrad, si sa, non tengono in gran conto.
Così per ora la trattativa è in stallo ed i tempi si potrebbero allungare considerando che poi ci vorrà l’ approvazione concorde di Parlamento,Consiglio e Commissione ed infine la ratifica di tutti e 27 i parlamenti. Una ipotesi, mentre si attende il prossimo round delle negoziazioni, sarebbe far viaggiare Next Generation e Budget Ue per conto proprio , ma è chiaro che il Parlamento Europeo in questo caso rischierebbe di avere molto meno peso negoziale.
Intanto per lanciare un segnale ( in questo caso confortante) alla Commissione la sessione parlamentare si è chiusa con un impegno rafforzato sul clima e le foreste ma anche con un “avviso di mora” alla Bulgaria per alcuni suoi procedimenti legislativi che cozzano con le leggi europee sui diritti che l’ europarlamento ha richiamato in un’altra mozione in cui si vuole legare obbligatoriamente il rispetto dei codici europei all’ elargizione dei fondi dovuti dall’ Ue a quel Paese ed agli altri di Visegrad nel mirino come Polonia ed Ungheria
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