La maggior parte dei capigruppo del Parlamento Europeo e la Commissione, per bocca della sua Presidente Ursula Von Der Leyen hanno lanciato un ultimatum a Polonia ed Ungheria quando mancano ormai due settimane al Consiglio Europeo del 10 ed 11 dicembre, che dovrebbe dare il via definitivo alle decisioni prese per il bilancio settennale 2021-2027 ed ai vari piani e progetti di ripresa economica e sociale post- Pandemia.
In buona sostanza è un “prendere o lasciare” : i vari leaders politici invitano Polonia ed Ungheria a non porre veti ed a promuovere una causa presso la Corte Europea, se ritengono la clausola della “Rule of Law” invasiva rispetto alle scelte nazionali.
C’è da dire che un ritardo intralcerebbe anche la ricezione dei fondi delle stesse due nazioni e che è molto dubbio che la Corte Europea possa assolvere Polonia ed Ungheria dalle scelte che toccano i diritti civili nei loro Paesi violando la carta primaria dell’ Unione Europea, e che diverrebbero,secondo l’ accordo raggiunto tra i negoziatori di Parlamento europeo e Commissione, una delle “pre-condizioni” per il “visto finale” alla richiesta di fondi….
Convinceranno, queste parole ultimative, le leadership attuali dei due Paesi ? Lo scopriremo tra due settimane al Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles sotto la direzione del Presidente Charles Michel ma soprattutto di Angela Merkel-essendo la Germania presidente di turno – e che vedrà tra i temi sul tappeto oltre a budget e misure anti Covid anche lo stato dell’arte sul clima , una riflessione sul commercio, la lotta al terrorismo e le relazioni con la Turchia.
In qualunque caso non sarà certo una passeggiata…..
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