Il 23 novembre il Parlamento europeo ha finalmente dato il via libera alla nuova politica agricola dell’UE, che diventerà operativa il 1° gennaio 2023 e resterà in vigore fino al 2027. La partenza è stata ritardata di due anni rispetto alla data inizialmente prevista (vedi precedente articolo in MeridianaLab) a causa della concomitanza con le elezioni europee e, successivamente, dell’impatto della pandemia; di conseguenza le attuali regole della PAC, la cui prima applicazione risale al 2014, sono state prorogate dopo il 31 dicembre 2020 e sostituite da regole transitorie fino alla fine del 2022.
Una volta approvate dal Consiglio, le nuove regole saranno applicabili dal 1° gennaio 2023.
Durante i negoziati sul pacchetto di riforma legislativa, i deputati hanno insistito su alcune questioni che caratterizzeranno la nuova PAC come il rafforzamento della biodiversità e il rispetto delle leggi e degli impegni ambientali e climatici dell’UE obbligando gli Stati Membri a riservare almeno il 35% del bilancio per lo sviluppo rurale e il 25% dei pagamenti diretti a misure ambientali e climatiche.
Maggiore attenzione sarà inoltre riservata alle piccole e medie aziende agricole, sempre nel rispetto del principio dell’”agricoltore attivo” ed è stato previsto che almeno il 3% del bilancio andrà ai giovani agricoltori.
Una novità di questa programmazione è costituita dall’introduzione del cosiddetto III° pilastro o pilastro “sociale” in base al quale le norme del lavoro dell’UE nei settori agricoli saranno meglio monitorate e le violazioni saranno sanzionate grazie alla cooperazione tra gli ispettori nazionali del lavoro e gli organismi pagatori della PAC.
Un’ulteriore novità, particolarmente significativa per l’Italia, è costituita dal passaggio della governance dello sviluppo rurale dalle regioni allo stato centrale e a tale proposito sono al lavoro, già dalla scorsa estate, i tavoli nazionali per presentare entro la fine dell’anno la prima proposta di Piano Strategico Nazionale (PSN). Questo sostituirà, almeno in parte, i programmi di sviluppo rurale a gestione regionale che hanno accompagnato gli agricoltori nel corso di questi ultimi otto anni.
Il comunicato stampa relativo al procedimento di approvazione del PE è disponibile qui.
Maggiori informazioni sulla politica agricola comunitaria sono disponibili nel sito della Commissione europea.
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