La posta in gioco è alta e le sfide complesse – ma c’è un’opportunità unica per la generazione di utilizzare questo imperativo come catalizzatore per investire o limitare l’aumento delle temperature globali e compiere i passi necessari verso l’obiettivo “Zoro Emissioni Nette”.
Cosi esordisce il Green Deal Industrial Plan for Net.Zero Age approvato dalla Commissione Europea lo scorso 1 febbraio.
Il piano mira a fornire un ambiente più favorevole per il potenziamento della capacità produttiva dell’UE per le tecnologie e i prodotti “zero net” necessari per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici dell’Europa
Si basa su quattro pilastri:
1. Un contesto normativo prevedibile e semplificato
La Commissione proporrà una legge sull’industria Zero Net per identificare gli obiettivi per la capacità industriale Zero Net e fornire un quadro normativo adatto alla sua rapida attuazione, garantendo autorizzazioni semplificate e rapide, promuovendo progetti strategici europei e sviluppando norme a sostegno della portata sviluppo delle tecnologie in tutto il mercato unico.
2. Accelerazione dell’accesso ai finanziamenti
Accelerare gli investimenti e i finanziamenti per la produzione di tecnologia pulita in Europa. Nell’ambito della politica di concorrenza, la Commissione mira a garantire condizioni di parità all’interno del mercato unico, facilitando nel contempo agli Stati membri la concessione degli aiuti necessari per accelerare la transizione verde. Al fine di accelerare e semplificare la concessione degli aiuti, la Commissione consulterà gli Stati membri in merito a un Quadro temporaneo degli aiuti di stato modificato in materia di crisi e transizione e rivedrà il Regolamento Generale di Esenzione per categoria alla luce del Green Deal.
3. Miglioramento delle competenze
Poiché tra il 35% e il 40% di tutti i posti di lavoro potrebbero essere interessati dalla transizione verde, lo sviluppo delle competenze necessarie per lavori di qualità ben retribuiti diviene una priorità per l’Anno europeo delle competenze. Per sviluppare le competenze per una transizione verde incentrata sulle persone, la Commissione propone di istituire accademie industriali “Net-Zero” per avviare programmi di miglioramento delle competenze e riqualificazione nelle industrie strategiche.
4. Commercio aperto per catene di approvvigionamento resilienti
La Commissione continuerà a sviluppare la rete dell’UE basata su accordi di libero scambio e altre forme di cooperazione con i partner per sostenere la transizione verde. Esplorerà inoltre la creazione di un Critical Raw Materials Club, per riunire i “consumatori” di materie prime e i paesi ricchi di risorse per garantire la sicurezza globale dell’approvvigionamento attraverso una base industriale competitiva e diversificata.
Cosa sono le Critical Raw Materials?
Le materie prime sono fondamentali per l’economia europea. Costituiscono la base solida dell’attività industriale, consentendo di produrre un’ampia gamma di beni e applicazioni utilizzate nella vita quotidiana e nelle moderne tecnologie. L’accesso affidabile e senza ostacoli a determinate materie prime è una preoccupazione crescente all’interno dell’UE e in tutto il mondo. Per affrontare questa sfida, la Commissione europea ha creato un elenco di materie prime critiche (CRM) per l’UE, che è soggetto a regolare revisione e aggiornamento.
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