L’ultima riunione annuale di riesame dei programmi finanziati dai Fondi SIE si è svolta a Napoli lo scorso 30 e 31 marzo. Un’occasione di confronto per esaminare i risultati dei vari programmi operativi, tenuto conto della relazione di attuazione annuale e delle osservazioni della Commissione come previsto dall’ 51 del Reg. (UE) 1303/2013. Un confronto basato sui dati di monitoraggio dei fondi al 31/12/2022.
Lo stato di attuazione dei programmi dei Fondi SIE al 31/12/2022, come pubblicati sul sito dell’IGRUE mostra dati rispetto ai quali si dovranno mettere in campo misure mitigatrici per raggiungere i target di spesa (tasso 100% iniziativa SAFE, overbooking ancora da certificare, progetti provenienti da altre programmazioni). I dati di monitoraggio del FESR e FSE 2014-2020 mostrano che sono le regioni in via di sviluppo (Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia, Puglia) ad aver conseguito i migliori risultati in termini di avanzamento degli impegni assunti, ma sono le regioni più sviluppate ad aver conseguito migliori performance in termini di avanzamento della spesa.
La sfida pertanto è prioritariamente riuscire a spingere la spesa rendicontata dai beneficiari, che in Italia supera di poco la metà degli impegni assunti rispetto ai progetti selezionati. Per alcune Regioni, di conseguenza, resta alto il delta da certificare come illustrato nella tabella che segue (fonte MEF-IGRUE – Attuazione Programmi 14-20, importi programmati, impegni, pagamenti)
Il tempo stringe. L’art. 65 del Reg. (UE) n.1303/2013 e dell’art.3 del DPR n. 22/2018, stabilisce infatti che saranno ritenute ammissibili le spese sostenute da un beneficiario e pagate tra la data di presentazione del programma alla Commissione, se anteriore, e il 31 dicembre 2023. Parte quindi il countdown di quanto i programmi dei Fondi SIE siano effettivamente stati capaci di lasciare traccia nei nostri territori, di quanto le operazioni cofinanziate siano a quella data completate e funzionanti e quanto ancora si potrà fare per garantire continuità nell’attuazione di interventi che sono considerati strategici nell’ambito della politica di coesione.
Per i progetti da scaglionare e fasizzare e per i progetti da rendere funzionali, gli Orientamenti di Chiusura dei programmi operativi adottati per beneficiare dell’assistenza dei Fondi SIE aprono margini di “tolleranza” interessanti per garantire le migliori performance dei programmi.
Una tappa intermedia ma strategica nel processo di chiusura dei programmi è fissata al 15 settembre 2023, quando le Autorità di Gestione dei programmi dovranno fare i conti con l’ultima modifica dei programmi, comprese le modifiche dei piani finanziari, per trasferire fondi tra gli assi prioritari dello stesso programma nell’ambito della stessa categoria di regioni e dello stesso fondo, al fine di garantire la corretta attuazione dei programmi e la tempestiva preparazione della chiusura che è fissata per il 15/2/2025 (termine per la presentazione dei documenti di chiusura). Di seguito la cronologia di presentazione dei documenti di chiusura (fonte Commissione Europea – Orientamenti chiusura programmi 14-20)
Il prossimo triennio, quindi, si caratterizza per una densa attività di risposta del territorio alle diverse e consistenti opportunità di finanziamento che provengono dall’Unione Europea incastrate nella cornice dalle scadenze strettissime del PNRR.
Due programmi che si rincorrono e sovrappongono e pubbliche amministrazioni alle prese con la chiusura di un ciclo, il 2014-2020, alterato da eventi imprevisti e imprevedibili, come la crisi pandemica e militare e l’avvio di un programma, il 2021-2027, tra regole e principi rinnovati.
Tra questi il DNSH e la verifica di neutralità climatica che imporrà ai soggetti deputatati alla gestione e attuazione dei fondi di costruire nuove competenze amministrative e nuove funzioni incastonate in procedure nitide ed efficaci.
In tal senso, la predisposizioni dei Sistemi di Gestione e Controllo, la manualistica, le linee guida per i beneficiari, assorbiranno molte delle energie delle Autorità di Gestione che dovranno ottemperare a tutto questo senza trascurare la necessità di un avvio tempestivo del programma in una logica di rinnovata e incisiva visibilità delle opportunità che questi offrono. Basti pensare al nuovo obbligo imposto dall’art. 49 del Regolamento sulle disposizioni comuni dei Fondi SIE, il quale prevede la pubblicazione sul sito web unico per Stato Membro, di un calendario degli inviti a presentare proposte che sono pianificati e che dovrà essere aggiornato almeno tre volte all’anno.
Largo spazio quindi alla definizione di servizi di assistenza tecnica capaci di promuovere uno sviluppo sistemico e trasversale della capacità amministrativa per l’attuazione delle politiche di sviluppo e coesione.
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