Il Programma Operativo FESR Sicilia 2014-2020 è stato configurato come uno strumento fondamentale per il rilancio economico e sociale della Regione Siciliana, in linea con le politiche europee di coesione e con gli obiettivi della Strategia Europa 2020. Attraverso una dotazione finanziaria di 4,273 miliardi di euro, il programma ha perseguito una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, rispondendo alle sfide strutturali del territorio siciliano. Tra queste, si annoverano l’alto tasso di disoccupazione, le disuguaglianze sociali e territoriali, la fragilità delle infrastrutture e la necessità di innovare i settori produttivi.
Adottato ufficialmente dalla Commissione Europea il 17 agosto 2015, il PO FESR Sicilia integra interventi su vasta scala con strategie mirate a livello locale, consentendo un’ampia flessibilità nella gestione delle risorse e una specifica attenzione ai bisogni emergenti del territorio.
Il presente dossier offre un’analisi dettagliata dell’implementazione del PO FESR Sicilia 2014-2020, esaminando le priorità programmatiche, l’avanzamento finanziario, la realizzazione degli interventi e le modalità operative adottate. L’obiettivo è fornire una panoramica completa dei risultati raggiunti, evidenziando le buone pratiche emerse e le sfide affrontate nel corso del periodo di programmazione.
Per la stesura di questo documento sono stati utilizzati i dati e le informazioni disponibili, tratti da fonti ufficiali quali rapporti di avanzamento finanziario, relazioni di attuazione annuali e documenti di valutazione. La metodologia adottata combina l’analisi quantitativa dei dati finanziari e operativi con valutazioni qualitative delle politiche attuate, al fine di offrire una visione esaustiva dell’efficacia degli interventi e del loro impatto sul territorio siciliano.
Il PO FESR Sicilia 2014-2020 è nato in un contesto socio-economico complesso, in cui la regione affrontava sfide significative legate a una crescita stagnante, disoccupazione elevata, disuguaglianze territoriali e infrastrutture inadeguate. La crisi economica globale aveva ulteriormente aggravato queste criticità, rendendo evidente la necessità di un intervento strategico per rilanciare lo sviluppo socio-economico. La Sicilia, con una popolazione di oltre cinque milioni di abitanti, rappresenta una delle regioni europee più vulnerabili in termini di indicatori economici e sociali. Il tasso di disoccupazione, superiore alla media nazionale, colpiva in particolare i giovani, mentre il sistema produttivo si caratterizzava per la prevalenza di piccole e medie imprese con una capacità di innovazione limitata. Inoltre, il territorio soffriva di una significativa carenza infrastrutturale, con un sistema di trasporti obsoleto e una connettività digitale insufficiente, specialmente nelle aree interne e rurali.
Il PO è stato progettato con l’obiettivo di affrontare queste criticità, allineandosi agli obiettivi della Strategia Europa 2020, che promuove una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Con una dotazione complessiva di oltre 4,27 miliardi di euro, cofinanziata per l’80% dall’Unione Europea e per il 20% da risorse nazionali e regionali, il PO FESR è stato strutturato in dieci assi prioritari, ciascuno dedicato a settori chiave dello sviluppo regionale. Tra questi, l’innovazione e la ricerca, la digitalizzazione, l’efficienza energetica, la competitività delle PMI, il trasporto sostenibile, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale. Un elemento distintivo del Programma è stato il forte orientamento verso la flessibilità e l’adattamento. Durante il periodo di attuazione, il PO FESR ha subito diverse riprogrammazioni, necessarie per rispondere a eventi imprevisti come la pandemia di COVID-19. Le misure adottate hanno incluso l’introduzione di interventi mirati al rafforzamento del sistema sanitario, il supporto alle PMI in crisi e l’adeguamento delle infrastrutture scolastiche per la didattica a distanza. Questi interventi hanno dimostrato la capacità del programma di affrontare sfide emergenti senza compromettere gli obiettivi strategici iniziali.
Nonostante le difficoltà iniziali e le nuove sfide emerse durante il ciclo di programmazione, il PO FESR Sicilia 2014-2020 ha raggiunto risultati significativi. Al termine del periodo, sono stati attivati oltre 7 miliardi di euro in procedure, con impegni superiori a 3,4 miliardi di euro e una spesa certificata che ha superato gli 1,8 miliardi di euro al 2021. L’adozione di strumenti come il tasso di cofinanziamento comunitario al 100%, introdotto durante la pandemia, ha ulteriormente accelerato l’assorbimento delle risorse, evitando il rischio di disimpegno automatico. Il Programma ha rappresentato una leva fondamentale per promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile della regione, favorendo l’inclusione sociale, la modernizzazione delle infrastrutture e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. Tra le priorità individuate:
- Miglioramento dell’accesso ai servizi essenziali, attraverso il potenziamento delle infrastrutture sanitarie, digitali e logistiche
- Sostegno alla competitività delle PMI, mediante il rafforzamento delle capacità imprenditoriali e promozione dell’internazionalizzazione
- Valorizzazione delle risorse culturali e naturali, attraverso interventi volti a promuovere il turismo sostenibile e la tutela del patrimonio ambientale
- Riduzione delle disuguaglianze sociali, con azioni dedicate all’inclusione delle fasce vulnerabili della popolazione
Il programma si è confrontato con sfide rilevanti, tra cui la necessità di accelerare l’assorbimento delle risorse e di garantire una governance efficace. Tuttavia, il focus su settori chiave e l’integrazione tra fondi europei e strategie locali hanno permesso di avviare progetti di grande rilevanza, migliorando l’ecosistema socio-economico regionale.
Obiettivi Tematici e Struttura del Programma
Il PO FESR Sicilia 2014-2020 è stato strutturato in 11 Obiettivi Tematici (OT), declinati attraverso 12 Assi Prioritari, ciascuno dei quali indirizzato a specifici settori di intervento. Questa struttura ha permesso di affrontare in maniera integrata le sfide aperte per il contesto regionale. Sia quelle economiche, che quelle sociali e ambientali della regione, con un forte orientamento verso la transizione digitale e green. Gli Obiettivi Tematici del PO FESR 2014-2020 della Regione Siciliana sono:
- Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, focalizzato sul potenziamento della ricerca e del trasferimento tecnologico (OT1);
- Agenda digitale, mirato a migliorare la connettività e digitalizzazione nei servizi pubblici e privati (OT2);
- Competitività delle PMI, per rafforzare il tessuto imprenditoriale regionale (OT3);
- Energia sostenibile e qualità della vita: orientato all’efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni di CO₂ (OT4);
- Adattamento ai cambiamenti climatici, mediante interventi di mitigazione dei rischi ambientali (OT5);
- Ambiente e risorse naturali, per la tutela del patrimonio naturale e la promozione del turismo sostenibile (OT6);
- Trasporti sostenibili e infrastrutture, finalizzato al miglioramento della mobilità e della connettività regionale (OT7);
- Inclusione sociale e lotta alla povertà, attraverso azioni dedicate alla riduzione delle disuguaglianze sociali (OT8)
Ogni asse prioritario ha integrato obiettivi trasversali di sostenibilità e inclusione, garantendo una sinergia tra interventi settoriali e territoriali.
La dotazione complessiva di 4,273 miliardi di euro, cofinanziata per l’80% dall’Unione Europea e per il 20% da risorse nazionali e regionali, è stata distribuita tra i 12 Assi Prioritari. Tra questi, gli investimenti più significativi si concentrano sulla Competitività delle PMI, con circa il 23% del budget complessivo,
Energia Sostenibile e Qualità della Vita con il 20% della dotazione, per interventi legati all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale e su Ambiente e risorse naturali, con il 18% delle risorse, destinato a progetti di tutela ambientale e valorizzazione del patrimonio culturale. La ripartizione delle risorse ha garantito il finanziamento di iniziative strategiche nei settori più critici per la crescita regionale, sostenendo al contempo le priorità trasversali di innovazione, sostenibilità e inclusione sociale.
La Transizione Digitale nel PO FESR Sicilia 2014-2020
La transizione digitale ha rappresentato un elemento centrale nel PO FESR Sicilia 2014-2020, ponendosi come risposta strutturale alle necessità di modernizzazione tecnologica di un territorio caratterizzato da un significativo divario digitale. Con una dotazione finanziaria a valere sul PO di oltre 300 milioni di euro e investimenti per oltre 990 milioni di euro, gli interventi hanno mirato a estendere la copertura della banda ultra-larga, digitalizzare i servizi pubblici e promuovere l’adozione di tecnologie innovative nei contesti urbani e rurali.
Uno degli interventi più significativi è stato il potenziamento della banda ultra-larga, che ha permesso di migliorare l’accesso alla rete per un’ampia fascia di popolazione, incluse le aree periferiche e rurali. La copertura raggiunta, che ha interessato il 90% della popolazione regionale, ha avuto un impatto trasversale su diversi settori, dal lavoro a distanza alla formazione online, passando per il rafforzamento delle connessioni delle imprese con i mercati globali. Questo intervento contribuisce alla riduzione del gap infrastrutturale, garantendo a famiglie e aziende un accesso stabile e veloce ai servizi digitali essenziali.
Parallelamente, è stata introdotta una piattaforma regionale per la gestione integrata dei servizi pubblici digitali. Attraverso questa piattaforma, i cittadini hanno potuto accedere più facilmente a certificati, autorizzazioni e pagamenti elettronici, riducendo i tempi di attesa e aumentando la trasparenza dei processi. Ad esempio, l’utilizzo di strumenti digitali per il pagamento delle tasse locali ha registrato un incremento del 60% nei primi due anni di operatività, con una riduzione significativa dei tempi di gestione amministrativa.
Il concetto di città intelligente, o Smart City, è stato un altro pilastro fondamentale della transizione digitale. Palermo e Catania, in particolare, hanno implementato sistemi avanzati per il monitoraggio del traffico, l’illuminazione pubblica e la gestione ambientale. L’illuminazione smart, che regola l’intensità luminosa in base alla presenza di veicoli e pedoni, ha consentito una riduzione del 30% del consumo energetico. Questi sistemi integrati non solo hanno migliorato l’efficienza urbana, ma hanno anche ridotto le emissioni di anidride carbonica, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici regionali.
La Transizione Green nel PO FESR Sicilia 2014-2020
La transizione green è stata uno degli assi portanti del PO FESR Sicilia 2014-2020, rappresentando una risposta strategica alla necessità di rendere il territorio più sostenibile e resiliente. Gli investimenti, che hanno superato complessivamente gli 850 milioni di euro, hanno riguardato interventi in ambiti quali l’efficienza energetica, la promozione delle energie rinnovabili e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Uno dei progetti chiave ha interessato l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, con particolare attenzione alle scuole e agli ospedali. Attraverso interventi mirati, come l’installazione di sistemi di isolamento termico, l’adozione di tecnologie LED per l’illuminazione e l’ammodernamento degli impianti di climatizzazione, è stato possibile ridurre il consumo energetico fino al 30%. Questo non solo ha portato a una significativa riduzione delle spese operative per le amministrazioni locali, ma ha anche contribuito a diminuire le emissioni di gas serra, migliorando la qualità dell’aria nelle aree urbane. Parallelamente, sono stati finanziati impianti di energie rinnovabili, tra cui impianti fotovoltaici e solari termici. Un esempio rilevante è stato l’installazione di pannelli solari su edifici pubblici e aree industriali dismesse, che hanno permesso di generare energia pulita per il fabbisogno di intere comunità locali. In alcune zone della Sicilia, questi interventi hanno ridotto la dipendenza dalle fonti fossili del 25%, con benefici economici e ambientali evidenti.
Sul fronte dell’adattamento climatico, il programma ha finanziato opere infrastrutturali per mitigare i rischi associati al dissesto idrogeologico. Tra i progetti realizzati spicca la costruzione di sistemi di drenaggio per ridurre il rischio di alluvioni in aree particolarmente vulnerabili, come le province di Messina e Palermo. Questi interventi hanno migliorato la sicurezza di migliaia di cittadini, proteggendo al contempo l’ambiente naturale circostante.
La transizione green ha inoltre incluso iniziative di sensibilizzazione e formazione per promuovere stili di vita sostenibili tra la popolazione. Attraverso campagne educative e il coinvolgimento delle scuole, è stato possibile aumentare la consapevolezza sui temi ambientali e stimolare comportamenti virtuosi
Politiche Urbane e Sviluppo Sostenibile nel PO FESR Sicilia 2014-2020
Attraverso una dotazione complessiva di oltre 393 milioni di euro, il programma ha finanziato interventi mirati alla rigenerazione urbana, alla coesione sociale e alla sostenibilità ambientale, con un focus particolare sull’Agenda Urbana. Le città siciliane hanno beneficiato di interventi su misura, gestiti tramite le nove Autorità Urbane individuate dal programma. Queste Autorità hanno elaborato e attuato Strategie di Sviluppo Urbano Sostenibile (SUS), orientate a migliorare la qualità della vita dei cittadini, potenziare i servizi essenziali e valorizzare il patrimonio culturale.
Un aspetto cruciale delle politiche urbane è stato il miglioramento delle infrastrutture per la mobilità sostenibile. In città come Catania e Palermo, sono stati sviluppati percorsi ciclabili integrati con i nodi di trasporto pubblico e sistemi di bike sharing, favorendo una riduzione dell’uso dei veicoli privati. Inoltre, sono stati introdotti autobus elettrici e a basse emissioni, migliorando il trasporto pubblico urbano in termini di efficienza e sostenibilità. Un altro pilastro è stata la rigenerazione urbana, con progetti di recupero di aree degradate e valorizzazione di spazi pubblici. A Siracusa, ad esempio, sono stati riqualificati quartieri storici attraverso interventi che hanno combinato il recupero architettonico con la creazione di spazi sociali e culturali. Questi progetti non solo hanno migliorato l’estetica e la funzionalità delle aree urbane, ma hanno anche rafforzato il senso di appartenenza dei cittadini, stimolando nuove attività economiche e culturali.
Le politiche urbane hanno inoltre avuto un forte orientamento all’inclusione sociale. Progetti specifici hanno mirato a ridurre le disuguaglianze, migliorando l’accesso ai servizi sanitari, educativi e sociali per le fasce più vulnerabili della popolazione. A Enna e Caltanissetta, sono stati sviluppati centri multifunzionali destinati all’assistenza alle famiglie, ai giovani e agli anziani, offrendo servizi integrati in aree precedentemente prive di infrastrutture adeguate. Sul fronte ambientale, le politiche urbane hanno incluso la realizzazione di spazi verdi e parchi urbani, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e creare luoghi di socializzazione. Progetti come il Parco Urbano di Ragusa hanno trasformato ex aree industriali in spazi pubblici verdi, contribuendo al benessere dei cittadini e alla valorizzazione del territorio. Complessivamente sono stati stanziati circa 393 milioni di euro per le aree urbane, attraverso interventi specifici per Città o di carattere sistemico:
- Palermo e Bagheria, atttraverso progetti principali legati alla digitalizzazione dei servizi pubblici e al miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici pubblici (circa 48 milioni di euro)
- Catania e Acireale, mediante Interventi significativi nella riqualificazione di infrastrutture urbane e creazione di percorsi ciclabili (45 milioni di euro)
- Siracusa, mediante progetti legati alla sostenibilità ambientale e al ripristino di aree urbane degradate (40 milioni di euro)
- Agrigento, con la riqualificazione di beni culturali e potenziamento dei servizi turistici (32 milioni di euro)
- Interventi di efficientamento energetico per edifici pubblici nelle aree di Ragusa e Trapani (circa 43 milioni di euro)
Sono stati inoltre finanziati progetti di trasporto urbano e percorsi di mobilità alternativa, per 265 milioni di euro nell’ambito dei trasporti sostenibili sono stati realizzati interventi strategici come ad esempio la tratta ferroviaria Stesicoro-Aeroporto a Catania, con un costo certificato di 317 milioni di euro e lo sviluppo di infrastrutture per il trasporto ecologico, con un focus su progetti come il passante ferroviario di Palermo e il polo produttivo di Carini.
Buone Pratiche
Il PO FESR Sicilia 2014-2020 ha finanziato progetti significativi attraverso strumenti dedicati, concentrandosi su innovazione, sostenibilità e inclusione. Le buone pratiche realizzate, sostenute da finanziamenti specifici degli assi prioritari e azioni strategiche, rappresentano esempi concreti di utilizzo efficace delle risorse.
Smart City Palermo
Gli interventi sono stati realizzati nell’ambito dell’Asse Agenda Digitale (OT2), attraverso le risorse destinate alla digitalizzazione dei servizi pubblici urbani, nonché dall’Asse Energia Sostenibile, per gli interventi di efficientamento energetico e mobilità sostenibile. Sono stati realizzati, tra gli altri, i seguenti interventi:
- Illuminazione intelligente, mediante l’installazione di lampioni smart regolabili in base alle condizioni di traffico e ambientali. Ciò ha ridotto il consumo energetico del 30%.
- Rete di ricarica elettrica, attraverso la creazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, incentivando il passaggio a una mobilità sostenibile.
- Gestione digitale delle ZTL: Attraverso sistemi OCR, è stato possibile automatizzare il controllo degli accessi, migliorando la fluidità del traffico urbano.
Complessivamente gli interventi del progetto hanno contribuito a raggiungere i seguenti risultati:
- Riduzione del 15% delle emissioni di CO₂ nel primo anno di attuazione
- Miglioramento della qualità della vita urbana e dei servizi ai cittadini
- Palermo è diventata un modello di innovazione urbana per altre città italiane.
Il progetto ha beneficiato di un finanziamento complessivo di circa 20 milioni di euro, destinati a infrastrutture digitali ed energetiche.
Rete di Incubatori d’Impresa
In questo ambito sono state realizzate diverse iniziative strategiche relative al:
- Potenziamento di Incubatori Esistenti, mediante il supporto a strutture come il Consorzio ARCA di Palermo, per la fornitura di servizi di mentoring e accesso al credito
- Sostegno alla creazione di Nuovi Hub, mediante lo sviluppo di spazi dedicati alle startup innovative nei settori agroalimentare, biotecnologie e tecnologie digitali
In termini di risultati è stato fornito un supporto a oltre 300 nuove imprese, con un impatto positivo sull’occupazione giovanile, inoltre è stato avviato un processo di promozione dell’innovazione in settori chiave dell’economia regionale.
L’intervento è stato sostenuto dalle risorse dell’Asse Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione, per la promozione dell’imprenditorialità e dell’innovazione, nonché dell’Asse Competitività delle PMI per il sostegno delle piccole e medie imprese. Il progetto ha utilizzato circa 15 milioni di euro per il potenziamento degli incubatori e la creazione di nuovi hub.
Green Ports
Il progetto riguarda i porti siciliani, in particolare comprende due tipologie di interventi: l’elettrificazione delle banchine (Cold Ironing), mediante l’installazione di sistemi per fornire energia elettrica alle navi attraccate per ridurre l’uso dei motori ausiliari e le emissioni inquinanti; la realizzazione di impianti solari per alimentare le infrastrutture portuali con energia rinnovabile.
In termini di risultati il progetto ha permesso una significativa riduzione delle emissioni di CO₂, funzionale al miglioramento della qualità dell’aria nelle aree portuali.
Nell’ambito del PO FESR il progetto è stato sostenuto con il contributo dell’Asse Energia Sostenibile e Qualità della Vita, con risorse finalizzate agli interventi di efficientamento energetico e all’utilizzo di energie rinnovabili, nonché con il sostegno dell’Asse OT7, per il trasporto sostenibile, attraverso risorse destinate al miglioramento delle infrastrutture di trasporto in chiave sostenibile. Il progetto ha beneficiato di un finanziamento di circa 25 milioni di euro, destinati all’implementazione delle tecnologie green nei porti siciliani.
E-Health
Il progetto a valere sull’intero territorio regionale riguarda l’implementazione di un sistema digitale per la gestione dei dati sanitari dei cittadini, per migliorare l’accesso alle informazioni e la continuità delle cure, nonché lo sviluppo di piattaforme per telemedicina, per consulenze mediche a distanza, facilitando l’assistenza in aree remote.
In termini di risultati sarà garantita una maggiore accessibilità alle cure per la popolazione, soprattutto in zone isolate. Le risorse a sostegno del progetto fanno riferimento agli interventi dell’Agenda Digitale, per la digitalizzazione dei servizi sanitari, nonché l’Asse OT9 – Inclusione Sociale, per l’accesso equo ai servizi sanitari. Il progetto ha utilizzato circa 10 milioni di euro per la digitalizzazione dei servizi sanitari e l’implementazione della telemedicina.
Rimodulazioni Finanziarie e Impatti nel PO FESR Sicilia 2014-2020
Le rimodulazioni finanziarie del PO FESR Sicilia 2014-2020 hanno rappresentato un elemento chiave per adeguare il programma alle necessità emergenti del territorio e garantire un utilizzo efficiente delle risorse disponibili. Questi interventi di riallocazione e riorganizzazione delle risorse finanziarie hanno risposto sia a sfide strutturali che a eventi imprevisti, come la pandemia di COVID-19, mantenendo l’allineamento agli obiettivi strategici del programma.
Nei primi anni di attuazione, la necessità di accelerare la spesa e aumentare il tasso di esecuzione finanziaria ha portato a una revisione delle priorità di allocazione. Le modifiche hanno incluso un maggiore focus su interventi infrastrutturali e digitali, ritenuti più rapidamente attuabili. In questo contesto, sono stati aumentati i fondi destinati all’efficientamento energetico e alla digitalizzazione, riducendo in parte le risorse previste per progetti complessi che richiedevano lunghi iter autorizzativi.
L’emergenza COVID-19 ha segnato una svolta cruciale per il programma. Nel 2020, la Commissione Europea ha consentito l’adozione di un tasso di cofinanziamento comunitario del 100%, agevolando così l’assorbimento delle risorse. La Sicilia ha rimodulato il programma per destinare maggiori fondi alla sanità pubblica, alla digitalizzazione dei servizi sanitari e al sostegno alle imprese in difficoltà. Queste modifiche hanno incluso:
- un aumento significativo dei finanziamenti per l’acquisto di dispositivi medici e di protezione personale per ospedali e strutture sanitarie;
- l’accelerazione dei progetti di telemedicina e digitalizzazione delle cartelle cliniche, per garantire la continuità dei servizi sanitari durante la pandemia;
- l’introduzione di misure di sostegno economico per le PMI, con finanziamenti dedicati a garantire la liquidità e la resilienza delle imprese nei settori più colpiti.
Le rimodulazioni finanziarie hanno prodotto effetti tangibili sul tasso di esecuzione del programma, consentendo di recuperare ritardi iniziali e migliorare la capacità di spesa. Al termine del 2020, il tasso di spesa certificata aveva superato il 58%, con un progresso significativo rispetto agli anni precedenti. Gli aggiustamenti hanno anche garantito una maggiore flessibilità nella gestione del programma, permettendo di affrontare con successo sfide impreviste e di massimizzare l’impatto delle risorse.
Nonostante i benefici, le rimodulazioni hanno evidenziato alcune criticità, come la necessità di bilanciare l’urgenza degli interventi con l’allineamento agli obiettivi di lungo termine. Alcuni settori, come il turismo e la cultura, hanno visto una temporanea riduzione delle risorse, generando insoddisfazione tra gli operatori locali. Inoltre, i cambiamenti frequenti nelle priorità hanno comportato una maggiore complessità gestionale per gli enti responsabili. Le rimodulazioni del PO FESR Sicilia 2014-2020 hanno quindi dimostrato l’importanza di un approccio flessibile e reattivo nella gestione delle politiche di coesione, garantendo al contempo il perseguimento degli obiettivi strategici regionali.
Avanzamento Finanziario e Certificazioni di Spesa
Il PO FESR Sicilia 2014-2020 ha mostrato un progresso significativo nell’avanzamento finanziario e nelle certificazioni di spesa, grazie anche alle rimodulazioni strategiche che hanno permesso di ottimizzare l’utilizzo delle risorse e di garantire il pieno assorbimento dei fondi disponibili. Il programma si chiude con una dotazione complessiva di 4,273 miliardi di euro, con un livello di certificazione al 100% delle domande di pagamento presentate entro il 31 ottobre 2024.
Il programma ha evitato il rischio di disimpegno automatico grazie a un avanzamento costante nella certificazione della spesa:
a) Anno 2020. A seguito delle misure CRII e CRII+, il tasso di cofinanziamento comunitario è stato portato al 100%, favorendo la certificazione di spese per oltre 760 milioni di euro.
b) Anno 2023: Introduzione dell’Asse SAFE, destinato al supporto delle PMI colpite dall’aumento dei costi energetici, con un impatto positivo sulla certificazione delle risorse.
c) Chiusura al 2024: Il programma ha certificato 3,935 miliardi di euro, garantendo il pieno utilizzo dei fondi disponibili.
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