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Long Form: PO FESR Campania 2014 – 2020

L’ottava relazione sulla coesione pubblicata dalla Commissione mostra che la politica di coesione ha contribuito a ridurre le disparità territoriali e sociali tra le regioni dell’UE. Gli stessi investimenti hanno anche favorito una diminuzione del 3,5% del divario tra il PIL pro capite del 10% delle regioni meno sviluppate e il PIL pro capite del 10% delle regioni più sviluppate.

Dalla relazione emerge inoltre che, grazie alla sua flessibilità, la politica di coesione ha fornito un pronto sostegno indispensabile agli Stati membri e alle autorità regionali e locali nel contesto dei rallentamenti economici e della peggiore crisi degli ultimi anni.

Al fine di raggiungere tali obiettivi e di affrontare le diverse esigenze di sviluppo di tutte le regioni dell’Unione europea, per il periodo 2014-2020 sono stati destinati alla politica di coesione 351,8 miliardi di euro, quasi un terzo del bilancio complessivo UE.

Per la Campania il ciclo di programmazione precedente (2007-2013) è stato caratterizzato da tassi negativi di sviluppo del tessuto produttivo e del livello di competitività del sistema regionale, e dal relativo incremento delle aree di povertà e delle disuguaglianze sociali che hanno determinato un allontanamento progressivo della Regione dai target della Strategia Europa 2020.

Sulla base delle esperienze pregresse e tenendo conto dell’analisi SWOT, della Smart Specialization Strategy, del confronto con il partenariato economico e sociale e dei documenti di valutazione prodotti dal Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici, nell’ambito della programmazione europea e nazionale del ciclo 2014-2020, la Campania ha delineato la propria strategia regionale in tre linee di intervento:

  • Campania Innovativa: sviluppo dell’innovazione con azioni di rafforzamento del sistema pubblico/privato di ricerca e al sostegno della competitività attraverso il superamento dei fattori critici dello sviluppo imprenditoriale;
  • Campania Verde: cambiamento dei sistemi energetico, agricolo, dei trasporti e delle attività marittime, oltre che ad un diverso assetto paesaggistico sia in termini di rivalutazione sia in termini di cura;
  • Campania Solidale: costituzione di un sistema di welfare orientato all’inclusione e alla partecipazione, innalzando il livello della qualità della vita attraverso il riordino e la riorganizzazione del sistema sanitario, lo sviluppo e la promozione dei servizi alla persona, le azioni che promuovono l’occupazione, l’inclusione sociale e il livello di istruzione.

Tali linee strategiche sono realizzate in coerenza con specifiche esigenze programmatiche:

  1. Attuare la Smart Specialization Strategy (RIS 3 Campania), strategia regionale di ricerca e innovazione basata sul concetto di specializzazione intelligente, e rendere coerente il Programma operativo agli obiettivi di Europa 2020;
  2. Migliorare la qualità della vita ed il benessere della popolazione e valorizzare le linee di specializzazione delle aree urbane e contrastare i fenomeni di spopolamento delle aree interne attraverso le due Strategie Territoriali Trasversali: Strategia Sviluppo Urbano, Strategia Aree Interne (DGR 600/2014);
  3. Assicurare il completamento dei Grandi Progetti e la prosecuzione delle azioni programmate in coerenza tematica con le priorità del ciclo 2014-2020, che prevedono interventi legati allo sviluppo produttivo, allo sviluppo urbano, al risanamento ambientale e al rafforzamento dei trasporti regionali.

Il presente dossier offre un’analisi dettagliata del PO FESR Campania 2014-2020, esaminando le priorità programmatiche, l’avanzamento finanziario, la realizzazione degli interventi e le modalità operative adottate. L’obiettivo è fornire una panoramica completa dei risultati raggiunti, evidenziando le buone pratiche emerse e le sfide affrontate nel corso del periodo di programmazione.

Per la stesura di questo documento sono stati utilizzati i dati e le informazioni disponibili, tratti da fonti ufficiali quali rapporti di avanzamento finanziario, relazioni di attuazione annuali e documenti di valutazione. La metodologia adottata combina l’analisi quantitativa dei dati finanziari e operativi con valutazioni qualitative delle politiche attuate, al fine di offrire una visione esaustiva dell’efficacia degli interventi e del loro impatto sul territorio campano.

Obiettivi Tematici e Struttura del Programma

Il Programma Operativo FESR Campania 2014-2020 adottato con decisione della Commissione Europea del 1° dicembre 2015, consta di una dotazione finanziaria di 4,113 miliardi di euro cofinanziata per l’75% dall’Unione Europea e per il 25% da risorse nazionali e regionali, ed è strutturato in undici assi prioritari, ciascuno dedicato a settori chiave dello sviluppo regionale, tra questi, l’innovazione e la ricerca, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, la competitività delle PMI, la transizione verso un’economia a bassa emissione di carbonio. Durante il periodo di attuazione, il PO FESR ha subito diverse riprogrammazioni, l’ultima delle quali approvata con decisione  C(2023) 7429 final del 26 ottobre 2023, tale modifica del programma operativo ha visto principalmente il trasferimento parziale di risorse da alcuni assi prioritari al nuovo asse prioritario 12 “SAFE” dedicato a misure strettamente necessarie per affrontare la crisi energetica derivante dall’impatto della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e a sostegno delle famiglie vulnerabili al fine di aiutarle a sostenere i costi del consumo energetico, in conformità all’articolo 25 ter, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2013.

Dalle ultime rilevazioni di gennaio 2025 risulta l’ottima performance del Programma Operativo con una certificazione (al netto delle deduzioni) di 3.781.675.601,63 miliardi di euro a fronte di una dotazione (decurtata della quota ex art. 242 del D.L 34/2020) di 3.689.069.743,46 miliardi di euro, con una percentuale di avanzamento del 102,51%. I progetti sul territorio finanziati sono stati 2.715 ed hanno visto il coinvolgimento di 6.866 destinatari di cui ben 5.985 tra imprese e professionisti e 881 enti.

Di seguito verrà effettuato un focus sulle principali tematiche oggetto di investimenti nel periodo di programmazione 14/20, in particolare su Ricerca e Innovazione, i Servizi Digitali e Ambiente che da soli valgono un investimento pari a circa il 64,5% della dotazione finanziaria complessiva del Programma.

La Ricerca e Innovazione nel PO FESR Campania 2014 – 2020

Gli assi che incidono sull’area tematica Ricerca e Innovazione sono l’asse 1 “Ricerca e Innovazione” e l’asse 3 “Competitività del sistema produttivo” che insieme valgono una dotazione finanziaria pari 1,260 miliardi di euro pari circa al 34% della dotazione complessiva del POR FESR 2014-2020.

Asse dotazione (decurtata della quota ex art. 242 del D.L 34/2020) certificazione (al netto delle deduzioni) AVANZAMENTO

(percentuale

su quota totale)

Ricerca e Innovazione 460.698.095,12 € 475.300.824,65 € 103,17%
Competitività del sistema produttivo 800.001.961,70 € 755.651.797,94 € 94,46%

Tale tema comprende il sostegno alla domanda di ricerca e innovazione da parte delle imprese (anche attraverso strumenti di ingegneria finanziaria) tramite il finanziamento alle imprese per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, realizzati anche in collaborazione con Università e Centri di ricerca pubblici. Inoltre, è finanziato il sostegno dell’offerta di ricerca da parte di università e centri di ricerca (potenziamento delle strutture di ricerca, laboratori), il trasferimento tecnologico al mondo delle imprese (distretti tecnologici, poli di innovazione) e i servizi avanzati alle imprese per la ricerca e l’innovazione.

Attraverso l’adozione della Strategia di Specializzazione Intelligente (RIS3), come evoluzione delle politiche regionali per la ricerca e l’innovazione dei precedenti cicli programmatici, la Regione Campania supera l’approccio basato sulla creazione di input funzionali all’innovazione, promuovendo invece un approccio più sistemico, basato su una logica di “imparare ad innovare”, puntando sulle eccellenze scientifiche e produttive del territorio, mirando a rafforzare il posizionamento della regione nei mercati guida e nelle industrie emergenti.

Attualmente, in considerazione del rafforzamento dell’ecosistema dell’innovazione della Regione Campania con particolare riguardo alla R&S, va evidenziato che la Campania si posiziona al settimo posto a livello nazionale e al primo tra le regioni meridionali in termini di spesa in valori assoluti,  con un tasso di crescita tra il 2014 e il 2019  del +13,2%, ascrivibile anche ai numerosi progetti virtuosi che hanno coinvolto sia attori pubblici che grandi aziende private, e al terzo posto tra le regioni italiane in termini di numero di giovani imprese innovative relativamente all’ecosistema delle start-up.

I Servizi Digitali nel PO FESR Campania 2014 – 2020

A concorrere alla realizzazione di dell’area tematica Reti e Servizi Digitali sono stati molteplici assi (Asse 1, Asse 2, Asse 3, Asse 9 ed Asse 10), ma gli investimenti più significativi senza dubbio, si sono realizzati all’interno dell’asse 2 “ICT e Agenda Digitale”.

Asse dotazione (decurtata della quota ex art. 242 del D.L 34/2020) certificazione (al netto delle deduzioni) AVANZAMENTO

(percentuale

su quota totale)

ICT e Agenda Digitale 193.933.874,90 € 225.767.838,29 € 116,41%

Partendo dalle basi poste dalla Strategia Europea 2020, tradotta nel documento Agenda Digitale Italiana (ADI), la Regione ha individuato i seguenti temi fondamentali: digitalizzazione della PA; possesso delle tecnologie di accesso all’informazione digitale; fruizione dell’informazione digita, il secondo tema sintetico comprende quindi, azioni di infrastrutturazione e connettività a banda larga e ultra-larga, servizi a cittadini e imprese e aiuti alle imprese, attinenti alle nuove tecnologie. Include inoltre interventi quali reti e laboratori didattici multimediali nelle scuole, progetti di e-government, servizi di e-health (Centri Unici di Prenotazione sanitaria, servizi erogati tramite Tessera Sanitaria, servizi on line per reti di medici di medicina generale) e servizi di e-inclusion (cittadinanza attiva e e-participation, centri di accesso pubblico al web).

Il settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Information and Communications Technology – ICT) è un comparto sempre più strategico per l’economia della Regione Campania, considerati i processi economici e produttivi in atto, che riservano un ruolo strategico al comparto della digitalizzazione. Durante la pandemia di Covid-19 sono stati compiuti molti progressi negli sforzi di digitalizzazione: basti pensare che nel primo lockdown, le imprese hanno iniziato e continuano a investire in Virtual Private Network (VPN), piattaforme di collaboration e soluzioni di accesso da remoto agli applicativi e ai servizi aziendali. Inoltre, la percentuale di imprese che hanno avuto rapporti online con la PA (servizi di e-Government) è passata da 62,6% del 2015 al 80,9% del 2021. Anche sul fronte della PA digitale i dati confermano un forte incremento dell’utilizzo dei servizi digitali, sia per l’accesso a certificati e per le domande di contributi a fondo perduto (sostegni), che per l’accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE); ciononostante, sono solo quattro comuni su dieci quelli con servizi pienamente interattivi e solo un terzo quelli che forniscono punti di accesso di wi-fi gratuito. In Campania, il progetto PRIDE – Polo Regionale per l’Innovazione Digitale Evoluta, farà parte della costituenda rete degli EDIH (European Digital Innovation Hubs), a cui la CE ha deciso di affidare il compito di assicurare la transizione digitale.

L’Ambiente nel PO FESR Campania 2014 – 2020

L’area tematica Ambiente ha visto un assorbimento di risorse pari a € 943.678.645,47, pari al 25,5% della dotazione complessiva del POR FESR 2014-2020. Gli Assi tematici che incidono su tale area sono 2, l’asse 5 “Prevenzione rischi naturali e antropici” e l’asse 6 “Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale”.

Asse dotazione (decurtata della quota ex art. 242 del D.L 34/2020) certificazione (al netto delle deduzioni) AVANZAMENTO

(percentuale

su quota totale)

Prevenzione rischi naturali e antropici 220.797.591,32 € 249.076.626,14 € 112,81%
Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale 722.881.054,15 € 727.605.156,08 € 100,65%

Tale tema include interventi sulla distribuzione, collettamento e trattamento dei reflui e sulla gestione dei rifiuti. Include inoltre interventi di prevenzione dei rischi, che comprendono la realizzazione di opere di difesa dei centri abitati, degli insediamenti produttivi e delle infrastrutture, oltre alla prevenzione dell’erosione dei litorali e dei dissesti idrogeologici. Si considera anche il consolidamento dei versanti, le azioni di pulizia idraulica, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la promozione della biodiversità e la protezione della natura (compresa la rete europea Natura 2000).

Come è noto, la crisi causata dalla pandemia di Covid-19 ha determinato forti impatti su tutti gli ambiti della società, rimettendo al centro del dibattito governativo l’esigenza di convergere verso uno sviluppo sostenibile e resiliente, capace di garantire una minore vulnerabilità agli stress di diversa origine. Di fatto, le sopravvenute necessità dettate dalla pandemia hanno reso necessario un ripensamento della strategia regionale di intervento in materia di prevenzione dei rischi naturali e antropici e tutela dell’ambiente.

Il tematismo ambiente aggregando i due obiettivi tematici dell’asse 5 e 6, raccoglie una complessa situazione di fenomeni di degrado derivante da pressioni ambientali sia di origine antropica che naturale. Le condizioni degli asset naturalistici registrano, infatti, fenomeni di degrado che richiedono investimenti costanti in termini di monitoraggio o recupero.

La Regione Campania presenta notevoli ritardi e vulnerabilità per quanto riguarda in particolar modo l’assetto geologico, in quanto la contemporanea compresenza nel territorio regionale di fenomeni geologici, tettonici, vulcanici e morfo dinamici particolarmente attivi, lo rendono soggetto a varie tipologie di rischi geo-naturali (idrogeologico, sismico, vulcanico, ecc.), con importanti impatti sullo sviluppo socioeconomico sulle attività di pianificazione, di fatti, secondo le stime dell’ISTAT, nel 2015 la popolazione residente esposta al rischio di alluvione risulta essere rilevante, circa 17,68 abitanti per km2. Si tratta di valori significativi, superiori rispetto alla media del Mezzogiorno (5,33) ma inferiori rispetto alla media nazionale (19,34). Nell’ambito della gestione del ciclo dei rifiuti, di contro, si registrano miglioramenti significativi rispetto al recente passato, anche se alcune criticità restano ancora da risolvere in relazione alla qualità dei servizi e all’impiantistica a disposizione per la chiusura del ciclo secondo le priorità indicate dalla disciplina di settore, in particolare in alcuni contesti territoriali. In termini di produzione di rifiuti speciali, un ruolo rilevante è esercitato dalle operazioni di bonifica delle aree inquinate particolarmente numerose a livello regionale. In Campania sussiste la presenza di importanti aree industriali e siti produttivi dismessi, una realtà in continuo mutamento a causa delle bonifiche e delle attività illecite connesse alla gestione dei rifiuti su cui è in corso, a partire dal 2012, un’intensa azione di monitoraggio e controllo che vede il concorso di diversi enti ed istituzioni: una porzione di territorio regionale, in cui si concentra una percentuale importante dei residenti, infatti, ricade nella cosiddetta “Terra dei Fuochi” in cui sono in corso specifiche attività di monitoraggio e controllo disposte dalle Autorità Competenti.

I Trasporti nel PO FESR Campania 2014 – 2020

Ancora nell’area tematica Ambiente, merita una menzione a parte l’ambito dei Trasporti e della Mobilità urbana da anni al centro dell’attenzione della politica regionale e che ha portato alla realizzazione negli anni di alcune delle più belle stazioni della metropolitana d’Europa. A concorrere ai risultati di tale tematismo sono l’asse 4 “Energia Sostenibile” e l’asse 7 “Trasporti”, per un valore complessivo di € 656.834.856,75, pari a circa il 18% della dotazione complessiva del PO FESR Campania.

Asse dotazione (decurtata della quota ex art. 242 del D.L 34/2020) certificazione (al netto delle deduzioni) AVANZAMENTO

(percentuale

su quota totale)

Energia Sostenibile 529.166.870,70 € 559.291.297,39 € 105,69%
Trasporti 127.667.986,02 € 129.776.224,75 € 101,65%

Buone Pratiche

PO FESR Campania 2014-2020 – Asse I – Ricerca e Innovazione – Piano Regionale contro il Cancro

La Campania attraverso tre avvisi pubblici (Infrastrutture di ricercaTechnology PlatformCampania Terra del Buono) ha dato il via a un vero e proprio Piano Regionale Contro il Cancro. Una strategia unica in Italia che ha permesso il finanziamento di 44 progetti di ricerca dal valore di circa 160 milioni di euro.

I progetti hanno prodotto diversi risultati in termini di miglioramento della terapia e della diagnosi con l’immissione di innovazioni importanti. Tra le cure possiamo citare lo sviluppo nuovi adiuvanti molecolari, anticorpi monoclonali e farmaci immunoterapici. Nell’ambito diagnostico si è sviluppato un sistema per la definizione di sonde radiomarcate, un test diagnostico e di screening, non invasivo, per la diagnosi precoce del carcinoma endometriale e un braccio robotizzato per l’esecuzione della biopsia prostatica. Sono stati sviluppati anche algoritmi predittivi ed è stata completata la biobanca di tessuti di pazienti trattati per carcinomi squamosi del cavo orale e dell’orofaringe.

Tra i benefici vanno ricordati anche quelli relativi alla riduzione dei costi dovuti all’incremento della velocità e precisione di diagnosi, con un uso più efficiente di dispositivi, protocolli e farmaci che saranno immessi nel sistema.

Un altro aspetto positivo è quello che evidenzia una relazione tra i progetti di ricerca finanziati e il loro potenziale sbocco sul mercato con l’industrializzazione dei risultati già conseguiti o conseguibili. Questa propensione alla commercializzazione è riscontrabile anche dall’alto numero di imprese (72) che compongono i partenariati a conferma di un interesse non solo scientifico ma anche imprenditoriale.

Altro dato da evidenziare è quello relativo alle attività di internazionalizzazione, con l’apertura di un dialogo con/tra i Paesi dell’area Euro-Mediterranea volto a innescare processi di cooperazione per la condivisione di esperienze, metodologie, strumenti, buone pratiche e opportunità in tema di Trasferimento Tecnologico.

Per il successo dell’operazione è stato fondamentale anche il ruolo degli stakeholders, la partecipazione attiva del territorio ha portato infatti, a bandi molto mirati e a progetti efficaci.

Il buon andamento attuativo dell’intervento è evidente anche dai valori relativi agli indicatori di realizzazione associati. Infatti, per tutti e tre i bandi sono state ottenute percentuali di realizzazione pari al 100% in termini di imprese sostenute e che operano con istituti di ricerca.

PO FESR Campania 2014-2020 – Asse II – ICT e Agenda Digitale – Federica Web learning – La Fabbrica Digitale.

L’intervento Federica Web learning è stato programmato con la DGR n. 140 del 14/03/2017 e nasce con l’obiettivo di dotare il territorio campano di un’infrastruttura immateriale per l’accesso libero ad una rete della conoscenza ad alto contenuto tecnologico, in linea con i più elevati standard fissati dall’Agenda Digitale Europea. Federica Web learning, Centro di Ateneo dell’Università di Napoli Federico II, è la principale piattaforma ad accesso gratuito in Italia e in Europa, ed è costituita da un gruppo di giovani professionisti specializzati nelle competenze chiave dell’education technology.

L’offerta di Federica si inserisce nel pieno contesto glocal rivolgendosi sia al pubblico del territorio campano, a partire dagli studenti universitari, sia a quello nazionale e internazionale, grazie alla presenza di contenuti autorevoli prodotti da docenti di università campane e di altri atenei d’Italia e del mondo. Chiunque, infatti, può seguire a distanza un corso universitario, aggiornarsi, scaricare e studiare i contenuti didattici attraverso il Web, gli smartphone e i tablet.

La piattaforma comprende, infatti, 150 MOOC (Massive Open Online Courses), che riproducono i contenuti dell’insegnamento universitario, per effetto dei quali lo studio diventa user-friendly grazie a una interfaccia di straordinaria efficacia, che integra testi, video e link alle più autorevoli fonti online. La strategicità del progetto si mostra anche attraverso lo sviluppo di sinergie con altre università presenti sul territorio nazionale ed internazionale, per l’acquisizione di nuove opere dell’ingegno e per la realizzazione di learning spaces multimediali, diventando così una best practice nel panorama internazionale.

Da evidenziare, inoltre, che la piattaforma è stata scelta come sistema di eccellenza nel panorama internazionale per diffondere tra i dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane la cultura del lifelong learning e dell’autosviluppo.

PO FESR Campania 2014-2020 – Asse II – ICT e Agenda Digitale – SINFONIA

Con l’adozione di SINFONIA (Sistema INFOrmativo saNità CampanIA), il sistema della sanità campana passa all’autonomia delle ASL alla gestione integrata del comparto sul territorio. SINFONIA rappresenta uno strumento che, mediante l’uso delle tecnologie dell’informazione, consente interventi innovativi di Sanità Digitale configurandosi in un ecosistema sanitario digitale al servizio dei bisogni della persona. La piattaforma informatica – accessibile con portale web o App – è dedicata ai pazienti di tutta la Regione Campania, agli ospedali e alle strutture sanitarie locali e gestisce una enorme quantità di dati e di flussi, consentendo di armonizzare l’incontro tra l’offerta e la domanda e di ottimizzare la spesa farmaceutica e ospedaliera. Infatti, SINFONIA rappresenta la piattaforma per i big data della Sanità digitale in quanto centralizza la gestione dei Medici di Medicina Generale (MMG) e dei Pediatri di Libera Scelta (PLS), nonché la gestione dei flussi di comunicazione e monitoraggio della mobilità sanitaria per la Regione Campania, il Portale del Cittadino a l’App AiDA (assistente vocale dedicato alla salute del cittadino, fornendo diversi servizi attraverso chatbot, app dedicate ed algoritmi basati su Intelligenza Artificiale).

Il progetto in questione rappresenta una profonda innovazione delle anagrafi sanitarie regionali, concernenti assistiti, operatori e strutture. L’istituzione della piattaforma è strategica

perché comporta lo snellimento delle procedure comportando vantaggi a tutti gli attori e gli ambienti della sanità, valorizzando allo stesso tempo le eccellenze sul territorio. Inoltre, la pianificazione delle risorse di settore fa crescere esponenzialmente quantità e qualità delle funzioni. Difatti, si assiste al progressivo miglioramento dei livelli di assistenza che la Regione offre, conoscendo in maniera più ampia e dettagliata il profilo dei propri assistiti, l’epidemiologia territoriale, le statistiche analitiche dell’offerta, delle prestazioni e dei livelli di successo resi dall’intero comparto. Infine, SINFONIA può essere considerata una best practice in quanto strumento di coordinamento e collegamento tra gli attori del sistema sanitario che opera su scala regionale con una visione strategica comune e mira a rafforzare la ricerca e trasferire competenze a supporto dell’efficienza sanitaria.

PO FESR Campania 2014-2020 – Asse V – Prevenzione Rischi Naturali e Antropici – Fiume Sarno

La Regione Campania è impegnata in una complessa opera di riqualificazione del Fiume Sarno che nel suo percorso di circa 24 km, attraversa un territorio di oltre 500 kmq, ricevendo le acque di due torrenti principali Solofrana e Cavaiola e di una sessantina di affluenti minori, di 150 tra torrenti e valloni, fossi, controfossi e 18 vasche di compensazione. Il Programma delle opere di riqualificazione ambientale e messa in sicurezza dell’intero bacino idrografico del fiume Sarno sta interessando 9 comuni della città metropolitana di Napoli, 13 della provincia di Salerno e 1 della provincia di Avellino. Il principale scopo degli interventi è quello di mitigare il rischio idraulico, ovvero gli allagamenti, e completare gli interventi fognario-depurativi.

L’obiettivo del progetto è di ridurre significativamente i livelli di pericolosità idraulica, anche al fine di cogliere le opportunità socioeconomiche derivanti da investimenti in servizi, infrastrutture e trasporti.

Rispetto ai risultati attesi – che si intendono perseguire con gli interventi in esame nel corso della vigente programmazione – si rileva una forte disomogeneità dello stato di avanzamento procedurale dei diversi lotti che rende scarsamente misurabili gli impatti in termini di riduzione della popolazione esposta a livelli di rischio elevato e molto elevato, riduzione delle aree a rischio idraulico e recupero della continuità fluviale, atteso che per alcuni di essi non si è ancora superata la fase di progettazione.

PO FESR Campania 2014-2020 – Asse VI – Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale – Gestione dei Rifiuti Domestici

la Regione Campania con la DGR 215/2016 provvedeva a dare impulso all’attuazione di interventi finalizzati all’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, potenziando strutture e servizi a supporto della raccolta differenziata del Comune di Napoli. Successivamente la Regione ha perseguito gli obiettivi della prevenzione, riduzione della produzione dei rifiuti e recupero degli stessi mediante campagne informative, formative ed educative rivolte all’intera popolazione e alle scuole, promuovendo l’adozione di comportamenti tali da favorire la prevenzione e la riduzione dei rifiuti.

La realizzazione dei suddetti interventi assume una rilevanza strategica, sia sotto il profilo di tutela ambientale, sia sotto il profilo di risparmio economico in quanto connessa, tra l’altro, alla riduzione della sanzione stabilita dalla sentenza della Corte di giustizia europea del 16/07/2015 nella causa C 653/13, che ha condannato la Repubblica Italiana- con riferimento alla situazione della gestione dei rifiuti in Campania – a pagare una penalità di €. 120.000,00 – in relazione ai tre comparti di attività (impianti di compostaggio; discariche e termovalorizzatore) – per ciascun giorno di ritardo nell’attuazione delle misure necessarie a conformarsi alla già menzionata sentenza.

PO FESR Campania 2014-2020 – Asse IV – Energia Sostenibile – Asse VII Trasporti – Treni Jazz

La necessità di valorizzare il servizio pubblico di trasporto su ferro su tutto il territorio Regionale, asse portante del sistema regionale, mediante la fornitura di unità di trazione, è nata dall’esigenza di garantire il potenziamento dell’offerta del trasporto pubblico, per incentivarne l’utilizzo, in un’ottica di sostenibilità. Gli interventi in questione si sono attuati mediante l’acquisto di elettrotreni ETR 425 mono piano (cd. Jazz), che consentono una nuova esperienza di viaggio con l’obiettivo di provvedere all’ammodernamento e al potenziamento del materiale rotabile. Il nuovo treno Jazz, dotato di 4 casse, 194 posti a sedere, più due per disabili in carrozzella, 14 strapuntini e 3 portabici, è in grado di viaggiare a una velocità massima di 160 km/h. Le finalità dei progetti constano nel potenziamento del parco mezzi regionale e conseguentemente nell’incrementare il numero di viaggiatori che ogni giorno usano il treno, garantendo un miglioramento della qualità del servizio con confortevoli condizioni di viaggio. Infatti, sono molti i servizi offerti a bordo dal nuovo treno Jazz come: l’impianto di videosorveglianza, gli schermi luminosi interni visibili da ogni punto del treno per le informazioni, l’impianto di sonorizzazione, le scritte in braille e le prese di corrente.

L’acquisto dei nuovi treni Jazz, dotati di un migliorato livello di comfort, sicurezza, affidabilità e accessibilità, ha assicurato notevoli benefici in termini di impatto ambientale, con una riduzione di emissione di CO2 nell’atmosfera.

PO FESR Campania 2014-2020 – Asse IV – Energia Sostenibile – Smart Station

il programma di interventi Smart Station prevede l’ammodernamento delle stazioni, con la riqualificazione e l’attrezzaggio di spazi interni ed esterni, nuovi sistemi di TVCC e di controllo accessi, Wi-Fi di stazione, monitor e tele indicatori informativi per l’utenza, con nuovi impianti di diffusione sonora, oltre al totale abbattimento delle barriere architettoniche. Tale Programma costituisce un’operazione finalizzata alla promozione di strategie volte alla bassa emissione di carbonio nel territorio regionale ed in particolare nelle aree urbane, da realizzare attraverso interventi che migliorino l’accessibilità, e mirino alla riqualificazione ed all’adeguamento tecnologico delle stazioni.

Con il Programma Smart Stations la Regione Campania risponde ad una duplice esigenza: da un lato, il miglioramento delle condizioni di mobilità attraverso l’ammodernamento e la riqualificazione delle strutture ricettive che versano in uno stato di particolare degrado e, dall’altro, alla più efficace gestione dei varchi di accesso alle stazioni secondo le più moderne tecnologie.

Commenti

Il Programma, partito con forte ritardo, ha visto nel corso del periodo di attuazione, sopraggiungere due importanti eventi esogeni, quali la pandemia da Covid-19, che ha avuto a livello globale un impatto senza precedenti, e la crisi energetica, determinata, tra l’altro, dal conflitto russo ucraino. In corrispondenza di tali eventi sono state attivate significative riprogrammazioni ed altre sono in itinere la quali hanno prodotto effetti tangibili sul tasso di esecuzione del programma, consentendo di recuperare ritardi iniziali e migliorare la capacità di spesa.

L’analisi effettuata nei paragrafi precedenti evidenzia la centralità dell’Area tematica Ambiente, la quale ha visto un assorbimento di risorse pari a circa il 25% della dotazione complessiva.

L’Area che presentava le maggiori sofferenze in termini di fabbisogni, quella afferente alla Competitività delle imprese, ha visto un assorbimento di risorse pari al 21% della dotazione complessiva: le misure agevolative a favore delle imprese (in totale sono rappresentati 11 progetti rilevanti) hanno ricoperto un ruolo importante nel contesto regionale, influenzando non solo tale Area Tematica ma facendo emergere una maggiore prevalenza dell’Asse III “Competitività del sistema produttivo” anche nelle Aree Tematiche proprie dei Servizi Digitali, della Ricerca e del Lavoro.

Particolarmente rilevante per il FESR è stato poi l’apporto dell’Area Trasporti, che ha assorbito risorse pari a circa il 18% della dotazione complessiva e per la quale sono stati individuati alcuni dei progetti che maggiormente hanno contribuito, e tuttora contribuiscono, a rispondere alle principali criticità del territorio regionale.

In conclusione, il Fondo strutturale europeo, si è mostrato ancora una volta, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche regionali per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici presenti nel territorio campano e non solo.

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